Il Professor Barbero a Propaganda: "Il declino dell'Occidente iniziato con Thatcher e Reagan, che brucino all'inferno"

Nel corso dell’intervista, dove si sono toccate anche le polemiche che hanno investito Barbero negli ultimi tempi, Bianchi ha domandato a Barbero una riflessione sull’attuale situazione mondiale

Il Professor Barbero a Propaganda: "Il declino dell'Occidente iniziato con Thatcher e Reagan, che brucino all'inferno"
Alessandro Barbero e Diego Bianchi
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13 Febbraio 2022 - 12.56


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Lo scorso venerdì Diego Bianchi, conduttore del programma di La7 ‘Propaganda Live’, ha incontrato a Torino il professore Alessandro Barbero, storico molto noto per le sue lezioni seguitissime sui social e voce di uno dei podcast più seguiti su Spotify. 

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Nel corso dell’intervista, dove si sono toccate anche le polemiche che hanno investito Barbero negli ultimi tempi, Bianchi ha domandato a Barbero una riflessione sull’attuale situazione mondiale e il professore ha iniziato senza mezzi termini: “Adesso esce qualche articolo su come i miliardari in Italia siano aumentati a causa della pandemia, ma non è certo colpa della pandemia: è proprio che l’Occidente ha preso quel giro lì. È tutta colpa di Margaret Thatcher, Ronald Reagan, che brucino all’inferno. Da allora il mondo è andato in quella direzione lì”. 

Riguardo le polemiche, Barbero ha spiegato: “Io avevo firmato una petizione per dire che avremmo dovuto riflettere su quanto fosse legittimo il Green Pass in una democrazia. In fondo, stiamo discriminando e punendo persone che non hanno violato nessuna legge. L’emergenza Covid è chiara, ma se cominciamo a non poter più discutere, ad avanzare dubbi, allora non è una situazione che mi piace. Riguardo le donne nella storia: ho avuto un’uscita da ignorante, perché io parlo molto velocemente e i concetti non sono esattamente precisi. Però rifletto su questo: se avessi detto che ‘gli uomini sono strutturalmente più arroganti delle donne’, che è lo stesso concetto che ho espresso però da un altro punto di vista, nessuno avrebbe detto nulla. Infine, sulle Foibe: sono uno dei milioni di episodi spaventosi della Seconda Guerra Mondiale. Decidere per legge di renderlo una giornata commemorativa, mi sembra semplice ideologia”. 

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