Sergio Staino, l'addio commosso dell'amico Vauro: "Le nostre litigate da toscanacci di sinistra"

«Provo dolore, un dolore autentico per la scomparsa di una persona con cui ci siamo `scazzati´ centinaia di volte, come si conviene a due toscanacci e a due uomini di sinistra come noi due...».

Sergio Staino, l'addio commosso dell'amico Vauro: "Le nostre litigate da toscanacci di sinistra"
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21 Ottobre 2023 - 16.56


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Vauro Senesi racconta all’AdnKronos il proprio dolore per la morte del collega e amico Sergio Staino, scomparso oggi a 83 anni. «Provo dolore, un dolore autentico per la scomparsa di una persona con cui ci siamo `scazzati´ centinaia di volte, come si conviene a due toscanacci e a due uomini di sinistra come noi due…».

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«Abbiamo fatto litigate anche furibonde perché in realtà condividevamo la passione per la politica, per la satira, per il disegno, per il racconto. E quando si condividono le passioni, ci si appassiona fino al punto di `scazzarsi´. Ci tengo a dirlo – spiega Vauro – visto che in genere in Italia quando una persona muore diventa subito un santo e recentemente ne abbiamo avuti parecchi di questi esempi…». Sottolinea, proprio a questo proposito, Vauro: «I nostri erano `scazzi´ onesti, frutto non di interessi ma di passioni comuni, di area politica comune, di origine toscana comune: con enormi differenze, ma in ogni caso accomunati».

«Quando nacque il personaggio di Bobo a me non piaceva, al punto che le nostre litigate sono cominciate proprio da lì, dalla `culla´ si potrebbe dire». Perché? «In genere, nella satira non mi piace il personaggio. Ma bisogna sempre ricordare che la satira è un gioco, un gioco mai violento ma sempre serio, come seriamente giocano i bambini. Ha una dimensione ludica, pur essendo dura e anche mordace. Dopodiché – ammette Vauro – mi mancherà tantissimo Sergio e mi mancherà il suo Bobo e le nostre litigate, non so in che ordine…»

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