Il massacro di Deir Yassin: lo sterminio degli abitanti di un villaggio ebraico

Le forze militari dell'Irgun e della Banda Stern perpetrarono un attacco brutale contro i cittadini del villaggio arabo, nel contesto del conflitto civile nel mandato britannico in Palestina.

Il massacro di Deir Yassin: lo sterminio degli abitanti di un villaggio ebraico
Il massacro di Deir Yassin
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9 Aprile 2024 - 02.30


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Il 9 aprile 1948 segnò uno dei momenti più oscuri della storia del Medio Oriente con il massacro di Deir Yassin. Le forze militari dell’Irgun e della Banda Stern perpetrarono un attacco brutale contro i cittadini del villaggio arabo, nel contesto del conflitto civile nel mandato britannico in Palestina.

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Questo tragico episodio, caratterizzato da atrocità indicibili, ha profondamente influenzato la memoria storica palestinese, diventando un simbolo della Nakba, l’esodo che ha provocato la dispersione di intere comunità per decenni.

Deir Yassin, un tempo un tranquillo insediamento nei pressi di Gerusalemme, con circa 600 abitanti, fu scelto per la sua posizione strategica, poiché la sua conquista era fondamentale per l’avanzata dell’Haganah verso la città santa.

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Del massacro colpisce non solo il dato numerico – tra le 107 persone accertate e, secondo altre fonti, fino a 250 –  ma la demografia delle vittime. Non solo buona parte delle persone uccise dai soldati erano donne e bambini, ma solo 11 abitanti assassinati erano armati. Si trattò dunque di una vera e propria carneficina contro individui inermi.

Robert Fisk ne Il Martirio di Una Nazione parla del ricordo di Deir Yassin come qualcosa di indelebile dalla mente dei palestinesi, considerato che ormai di tale villaggio non rimane più nulla.

Completamente raso al suolo, ció che rimaneva dell’insediamento venne utilizzato per costruire il Kfar Shaul Mental Health Center, un ospedale psichiatrico israeliano. Lo storico palestinese Walid Khalidi così scrisse:

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Molte delle case del villaggio sulla collina sono ancora in piedi e sono state incorporate in un ospedale israeliano per malati di mente che è stato stabilito sul sito. Alcune case al di fuori del recinto del parco ospedaliero sono utilizzate per scopi residenziali e commerciali o come magazzini. Fuori dal recinto sono presenti carrubi, mandorli e ceppi di ulivi. Diversi pozzi si trovano all’estremità sud-occidentale del sito. Il vecchio cimitero del villaggio, a sud-est del sito, è trasandato e minacciato dai detriti di una circonvallazione costruita intorno alla collina del villaggio. Un alto cipresso si trova ancora al centro del cimitero.

Molti storici sono concordi dunque che la Nakba, ovvero l’esodo di 700.000 palestinesi, sia cominciato davvero proprio a partire da Deir Yassin: la strategia del terrore consisteva nello spingere gli abitanti dei villaggi vicini ad abbandonare le loro case, terrorizzati dalle voci di esecuzioni sommarie e macellerie a cielo aperto.

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