Gb: Litvinenko ucciso su ordine di Putin

La commissione d'inchiesta britannica punta l'indice contro il presidente russo quale possibile mandante. La vedova: sanzioni contro la Russia.

Alexander Litvinenko all' Intensive Care Unit nel novembre 2006
Alexander Litvinenko all' Intensive Care Unit nel novembre 2006
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28 Marzo 2022 - 21.37


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Una vicenda che ha il sapore di una spy-story. Ma un sapore amaro. Putin sarebbe stato il mandante dell’avvelenamento da radiazione di polonio-210 di Litvinenko, cittadino britannico ed ex spia russa. Da anni questo thriller mette a dura prova le relazioni fra Londra (che accusa formalmente di omicidio gli ex agenti del Kgb Andrey Lugovoy e Dmitry Kovtun, mai estradati dalla Russia) e Mosca.

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L’inchiesta. L’operazione per uccidere Aleksandr Litvinenko venne “probabilmente autorizzata” dal presidente russo Vladimir Putin. E’ quanto conclude l’inchiesta pubblica britannica sulla morte per avvelenamento dell’ex agente del Kgb avvenuta il 23 novembre del 2006 a Londra. C’è una “forte probabilità” che i due killer che lo hanno ucciso erano agli ordini del servizio segreto russo Fsb.

La richiesta della vedova di Aleksandr Litvinenko. “Governo Gb ora deve agire contro Mosca”, tuona Marina. Sanzioni e divieto d’ingresso in Gran Bretagna per alti dirigenti russi, incluso lo stesso presidente “Vladimir Putin e Nikolai Patrushev”, ex capo dei servizi segreti (Fsb) e attuale consigliere per la sicurezza nazionale. E’ quanto chiede al premier David Cameron la vedova di Aleksandr Litvinenko, Marina, dopo le conclusioni dell’inchiesta di Londra che puntano il dito, seppure in termini di probabilita’, contro il Cremlino. In una dichiarazione a caldo da Londra, Marina Litvinenko ha detto il governo britannico a questo punto dovrebbe “agire”, anche rendendo pubblici a suo parere i nomi di tutti i funzionari ritenuti agenti dell’Fsb o di altre agenzie d’intelligence di Mosca in servizio nelle sedi diplomatiche russe nel Regno Unito.

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La reazione russa. “La chiusura del caso Litvinenko avviene in modo illegittimo e incivile e avrà conseguenze sulle relazioni tra la Russia e il Regno Unito”. Così il ministero degli Esteri russo in una nota, citata da Interfax. “Il caso è stato politicizzato”.

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La Russia non autorizzerà l’estradizione. Niente estradizione in Gran Bretagna per Andrei Lugovoi e Dmitry Kovtun. La Russia neanche aprirà un caso giudiziario a loro carico, nemmeno dopo le conclusioni dell’inchiesta indipendente Gb pubblicate oggi, in cui si ribadisce il coinvolgimento dei due ex agenti del Kgb come esecutori dell’omicidio di Aleksandr Litvinenko con il polonio, spiegano fonti citate dall’agenzia di stampa Interfax. “Mosca non accetterà il verdetto dei giudici britannici. Londra ha violato il principio della presunzione di innocenza”, è il commento di un’altra fonte citata dall’agenzia Ria Novosti.

Per Lugovoi, eletto alla Duma con il partito Liberal democratico, le conclusioni del caso aperto in Gran Bretagna per fare luce sull’uccisione con il polonio di Aleksandr Litvinenko nel 2006 sono “un patetico tentativo di Londra di usare gli scheletri nell’armadio a fini politici”. “Le accuse contro di me e Kovtun sono prive di senso”, ha aggiunto.

Il giudice Robert Owen si dice “sicuro che (Lugovoi e Kovtun, ndr) abbiano messo il polonio 210 nella teiera al Pine Bar dell’Hotel Millennium il primo novembre del 2006”, come si legge nel rapporto conclusivo dell’inchiesta. E considera “probabile” che Lugovoi abbia avvelenato Litvinenko su direzione dell’Fsb, con “anche Kovtun in azione sotto direzione dell’Fsb”. “L’operazione per l’uccisione di Litvinenko è stata probabilmente approvata da Nikolai Patrushev (allora, e fino al 2008, direttore dell’Fsb) e da Vladimir Putin”, si legge anche nel rapporto.

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