Dieta di primavera: cosa è meglio mangiare con la nuova stagione

I regimi alimentari primaverili di solito si concentrano su cibi freschi e leggeri, in armonia con il clima più mite e l'ampia varietà di frutta e verdura disponibile in questa stagione

Dieta di primavera: cosa è meglio mangiare con la nuova stagione
Alimentazione
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12 Aprile 2024 - 15.05


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Con l’arrivo della primavera, c’è un desiderio crescente di attivarsi, cambiare le abitudini alimentari e promuovere il benessere in vista dell’estate. I regimi alimentari primaverili di solito si concentrano su cibi freschi e leggeri, in armonia con il clima più mite e l’ampia varietà di frutta e verdura disponibile in questa stagione. È consigliabile privilegiare alimenti leggeri, facilmente digeribili e colorati, poiché ogni colore è spesso associato a specifici nutrienti. Questo include una varietà di opzioni come insalate verdi, zuppe di verdure, fragole, asparagi, carciofi, piselli, spinaci, lattuga e rucola, ricchi di vitamine, minerali e antiossidanti.

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È altresì consigliabile incorporare piatti a base di pesce magro e carni bianche. Tuttavia, quando si parla di dieta primaverile, è importante considerare anche il gran numero di persone per le quali l’arrivo della primavera segna l’inizio della stagione allergica anziché il semplice inizio della bella stagione.

«Una buona dieta che si rispetti è sempre accompagnata dalla corretta pratica di attività fisica: a primavera è bene approfittare del clima più mite per fare sport all’aperto, come passeggiate, jogging, ciclismo o yoga all’aria aperta. E anche se è importante mangiare in modo sano, è altrettanto importante concedersi qualche piacere ogni tanto, consumando con moderazione i cibi che più piacciono», osserva Minelli.

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La dieta di primavera come antidoto alle allergie. «Nel mese di marzo i pollini rappresentano la principale causa di allergie in soggetti predisposti, ma molti non sanno che la dieta può essere un valido alleato per ridurne i sintomi. Per i soggetti allergici – precisa l’immunologo – è fondamentale ridurre l’assunzione di cibi che contengono istamina, come nel caso dei formaggi stagionati o di vegetali come pomodori e spinaci, e cibi che rilasciano tale sostanza, come avviene per cioccolata e fragole». Infine, «non bisogna trascurare le reazioni allergiche crociate, le quali si manifestano esclusivamente in quei soggetti che presentino una sensibilizzazione verso allergeni omologhi contenuti tanto nei pollini quanto negli alimenti. Questa è la ragione per cui – conclude Minelli – gli allergici ai pollini delle graminacee possono manifestare i sintomi di allergia con l’assunzione di alimenti come grano, kiwi, pomodoro, melone, mentre gli allergici alla parietaria devono prestare attenzione ad alimenti quali basilico, gelso, ciliegia e melone».

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