Fiano: "Il prefetto vieti la manifestazione fascista di Dongo, le leggi ci sono e vanno rispettate"

Il Presidente del Gruppo Pd alla Camera: "Bisogna impedirlo. Ci sono leggi e norme per impedirlo. E c'è la Costituzione. Se non è apologia questo allora l'apologia di fascismo non esiste".

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30 Aprile 2021 - 17.30


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Il Presidente del Gruppo Pd alla Camera Emanuele Fiano, riguardo la manifestazione fascista in memoria di Mussolini prevista a Dongo il 2 maggio, su cui è già stato diffuso un appello di Anpi per impedirla, ha dichiarato: “Continuano a voler celebrare il fascismo del criminale Mussolini nonostante la storia abbia già parlato. Bisogna impedirlo. Ci sono leggi e norme per impedirlo. E c’è la Costituzione. Se non è apologia questo allora l’apologia di fascismo non esiste”.
“Quest’anno l’Anpi organizza una contromanifestazione. Ogni anno vi è un raduno dei nostalgici di Mussolini, che convergono a Dongo con i vessilli e i simboli fascisti per una marcia, una messa e il rito del “presente” con le braccia tese nel saluto fascista – spiega il deputato dem – La messa viene celebrata nella chiesetta di Giulino di Mezzegra, dove era era stato ucciso Mussolini, e dopo la liturgia i fascisti hanno intenzione di andare davanti alla villa Belmonte, dove fisicamente i partigiani spararono al Duce, la cui salma da lì venne caricata e trasportata a Milano per essere esposta a piazzale Loreto. Il Prefetto vieti la manifestazione di apologia fascista. Chiederò al Ministro di intervenire”, conclude Fiano, figlio di un sopravvissuto alla Shoah. 

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