Controlli dei Nas alle ambulanze: oltre il 10% sotto gli standard di igiene e sicurezza

Su un totale di 1297 mezzi controllati, circa 160 non rispettavano gli standard. Sono state contestate 52 violazioni penali e 113 amministrative in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro

Controlli Nas nelle ambulanze
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10 Giugno 2021 - 09.11


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Numerose effrazioni sono state riscontrate nei controlli di questa mattina da parte dei Nas sulle ambulanze in tutta Italia.

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Su un totale di 1.297 ambulanze impiegate nei servizi di emergenza – urgenza sanitaria e nel trasporto di infermi, a livello nazionale in questo periodo di Covid, 160 mezzi, oltre il 10%, sono risultate al di sotto degli standard di sicurezza e igiene richiesti.

E’ quanto emerge da una campagna di verifiche effettuata dai Carabinieri del Nas sui veicoli impiegati nel trasporto e soccorso sanitario. 

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Sono state contestate 52 violazioni penali e 113 amministrative in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro, per mancanza di idonee procedure di pulizia e sanificazione dei mezzi sanitari, presenza di parti arrugginite e incrostate, impiego di mezzi privi di autorizzazioni e requisiti per svolgere adeguatamente il trasporto di malati. 

Ventinove violazioni sono riconducibili alla mancata adozione dei sistemi di prevenzione incendi e di revisione degli estintori, mentre ulteriori 20 riguardano la detenzione, a bordo dei mezzi o come scorte di magazzino, di farmaci, bombole di ossigeno e dispositivi medici scaduti di validità. 

Nel corso dei controlli sono state infatti sequestrate 154 confezioni di farmaci, tra antidolorifici e anestetici, e 38 bombole di ossigeno medicinale tutti scaduti di validità; medesima motivazione ha determinato il vincolo di 464 dispositivi medici (ago-cannule, maschere per anestesia e per ossigeno, sondini e deflussori), altrettanto importanti per un immediato primo soccorso o trattamento sul mezzo di pazienti bisognosi.

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Tra gli episodi più eclatanti, sono state rilevate dai Carabinieri dei Nas tecniche elusive per evitare il controllo delle ambulanze irregolarmente adibite al trasporto di infermi nonchè ventilatori polmonari collegatori a bombole contenenti ossigeno medicinale con data di scadenza superata addirittura dal luglio 2018.

Da ultimo, gli accertamenti hanno evidenziato personale infermieristico e di ausilio, impiegati a bordo di ambulanze di emergenza-urgenza, privi di abilitazione e di corsi basici di primo intervento, in altri casi invece ancora non sottoposto alla vaccinazione anti-Covid.

Proprio a causa di gravi carenze igienico-gestionali e di impiego di mezzi non idonei alle attività sanitarie, sono stati eseguiti provvedimenti di sospensione dell’attività con divieto d’uso di 9 ambulanze appartenenti ad aziende private operanti nel settore, per un valore di 500 mila euro. 

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Nel corso di un intervento coordinato con la Stazione Carabinieri nell’area antistante l’Ospedale civile di Caltagirone sono stati sequestrati complessivamente 3 automezzi ad uso sanitario riconducibili ad associazioni private – operanti con personale dipendente in regime di volontariato – che si rendevano disponibili anche al trasporto di infermi per fini di lucro.

Gli esiti riscontrati dai Carabinieri hanno evidenziato mezzi di trasporto mantenuti in condizioni di degrado, in assenza di autorizzazione sanitaria ed equipaggiati con estintori antincendio scaduti di validità.

Inoltre, al fine di eludere possibili controlli, alcuni operatori di bordo lasciano gli automezzi in sosta in luoghi distanti dall’ospedale, presenziando a piedi l’attività di “reclutamento” di utenti.

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Analogo sopralluoghi del Nas svolti nelle aree antistanti gli ospedali “Cannizzaro” di Catania e “Papardo” di Messina hanno determinato il sequestro penale di ulteriori due autoambulanze di associazioni private, entrambe risultate prive di autorizzazione sanitaria e dei requisiti, sebbene avessero appena concluso il trasporto di pazienti presso i presidi sanitari.

Nel corso di un’ispezione nelle adiacenze dell’ospedale “A. Gemelli”, è stato eseguito il fermo amministrativo di un veicolo-ambulanza appartenente ad una cooperativa privata, impiegato in interventi di urgenza e pronto soccorso sebbene riportasse immatricolazione per finalità diverse.

Tra le vetture ad uso sanitario controllate all’esterno di diversi presidi ospedalieri di Roma e provincia sono state riscontrate 4 ambulanze con estintori scaduti o mancanti a bordo e ulteriori 3 interessate dalla presenza di ruggine diffusa ed incrostazioni all’interno del vano sanitario.

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A margine, sempre nella Capitale, è stato sanzionato il conducente di un’ambulanza privata per aver utilizzato indebitamente dispositivi acustici e lampeggianti e aver impegnato le corsie preferenziali in assenza di condizioni di urgenza. 

Sottoposte a sequestro penale 2 ambulanze riconducibili ad altrettante associazioni di soccorso sanitario, poiché utilizzate in assenza della prescritta autorizzazione. A bordo di uno dei due veicoli, inoltre, erano presenti estintori non revisionati. I legali responsabili sono stati deferiti alle competenti Autorità Giudiziarie. Il valore degli automezzi in sequestro ammonta a complessivi 180.000 euro.

Il medesimo Nas, presso un’associazione di soccorso ubicata in Alcamo (Tp), ha proceduto al sequestro penale di 9 bombole di ossigeno medicinale scadute di validità rinvenute a bordo di 3 diverse ambulanze.

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Il legale responsabile dell’associazione è stato inoltre deferito alla competente Autorità Giudiziaria, per la detenzione di 6 estintori non revisionati.

Eseguito un provvedimento di sospensione all’impiego dell’ambulanza nei confronti di un’associazione a carattere sanitario a causa delle gravi carenze funzionali e igieniche nella dotazione di bordo, come la mancanza di dispositivi e di materiali obbligatori in caso di intervento. Numerose prescrizioni di adeguamento sono state imposte anche per i locali adibiti come sede della società e rimessa dei veicoli.

Il legale responsabile della postazione territoriale di emergenza (118) di Avezzano è stato sanzionato per aver mantenuto in servizio 3 ambulanze con presenza di rifiuti a bordo, abitacoli non sanificati e, per una di esse, con chilometraggio percorso superiore al limite massimo previsto dalla normativa.

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Deferito alla competente Autorità Giudiziaria il presidente di un’associazione operante nella provincia di Alessandria poiché, nel corso di ispezione, all’interno di un’ambulanza, sono state rinvenute due bombole di gas medicinale, una collegata al ventilatore polmonare e la seconda riposta nello zaino di soccorso per un totale di 4 litri di ossigeno, risultate scadute di validità dal mese di marzo u.s., immediatamente sottoposte a sequestro.

Nel corso di una verifica dell’ambulanza appartenente ad un’associazione onlus di Manzano (UD), all’interno del veicolo sono state rinvenute e sequestrate 4 confezioni di farmaci scaduti ed una bombola carica collegata all’impianto di ossigenoterapia del trasportato, risultata scaduta di validità da luglio 2018.

Presso un’associazione senza fini di lucro impegnata nell’assistenza sanitaria, sono stati sequestrati, 255 dispositivi medici (ago cannule, filtri anti-battericovirali e anti-elettrostatici, cannule orofaringee, maschere per anestesia e per ossigeno, sonde endotracheali oronasali, deflussori, manicotti e guanti sterili), tutti recanti la data di validità decorsa.

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I dispositivi, del valore complessivo di circa 2.500 euro, erano detenuti in parte all’interno delle ambulanze e in parte nel magazzino scorte. Sono contestate violazioni amministrative per un importo complessivo di 42.800 euro.

Nell’ambito dei controlli è emerso che un autista e una infermiera, impegnati in servizio con l’ambulanza in assegnazione alla postazione del Pronto Soccorso Sanitario 118 del comune di Floridia (SR), non erano stati sottoposti alla vaccinazione per il Covid-19.

 

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