Tutti liberi gli operai della Texprint di Prato: arrestati mentre difendevano il diritto al lavoro

I lavoratori erano accusati di resistenza a pubblico ufficiale dopo un presidio nella piazza del comune di Prato

L'intervento della polizia al presidio dei lavoratori Texprint
L'intervento della polizia al presidio dei lavoratori Texprint
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4 Settembre 2021 - 18.33


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Difendere i propri diritti, soprattutto per quanto riguarda il lavoro, deve essere normale in un paese civile.

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Gli operai della Texprint di Prato che erano stati arrestati ieri, sono tornati in libertà e nei loro confronti non è stata adottata alcuna misura restrittiva.

Per loro l’accusa contestata è quella di resistenza a pubblico ufficiale.

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A rendere nota la decisione del tribunale è stato il sindacato Si Cobas. Rifondazione comunista, in un comunicato, spiega: “Ora massimo impegno per la riuscita della manifestazione di martedì prossimo”.

Ieri gli arresti erano scattati – si aggiunge – “a seguito del muscolare sgombero del presidio in Piazza del Comune”. Oggi – sottolinea Rifondazione – “non possiamo che accogliere con soddisfazione il fatto che, almeno, le persone coinvolte non abbiano subito misure restrittive, ben sapendo che purtroppo giudiziariamente la vicenda non si chiude qui”.

“Si Cobas ha annunciato per martedì prossimo 6 settembre una manifestazione nella stessa piazza del Comune. Ci saremo e faremo di tutto perché sia partecipata. Quel giorno per Prato rappresenta l`anniversario della liberazione dal nazi fascismo, la riconquista di diritti e libertà”.

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I lavoratori dell’azienda lamentano “l’immobilismo delle istituzioni”. Le loro rivendicazioni vanno avanti da oltre 6 mesi. Un gruppo di operai sta facendo anche lo sciopero della fame. “Da 230 giorni chiediamo l’applicazione del contratto nazionale e di poter lavorare otto ore per cinque giorni e non 12 ore per sette giorni”, ribadisce il Si Cobas.

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