L'Italia fa passi avanti sulla lotta alla corruzione, ma non è abbastanza: ecco cosa dice il rapporto Transparency

Sarebbe necessaria una riforma sulle regole di chi ha il controllo effettivo delle società o dei trust e devono essere sanati urgentemente i gap legislativi delle attività di lobbying

L'Italia fa passi avanti sulla lotta alla corruzione, ma non è abbastanza: ecco cosa dice il rapporto Transparency
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25 Gennaio 2022 - 09.20


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Sono stati compiuti dei grandi passi in avanti nell’anti-corruzione in Italia nell’ultimo decennio: il Paese è passato da 42 punti nel 2012 ai 56 attuali con “un significativo” miglioramento.

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Si sono registrati passi in avanti, a sentire il Corruption Perceptions Index (CPI) 2021, l’indice di percezione della corruzione di Transparency International, che ogni anno assegna un punteggio a ciascuno dei 180 Paesi analizzati in base al loro livello di percezione della corruzione.

Ma la lotta alla corruzione è stata praticamente stagnante nell’ultimo decennio e quasi il 90% dei Paesi non registra progressi, denuncia il rapporto pubblicato della ong, che colloca comunque Danimarca, Finlandia e la Nuova Zelanda a capo di quella strategia.

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L’Italia, osserva Transparency International, ha tratto vantaggio dalle riforme, indubbiamente, anche se rimane tra i Paesi che hanno un punteggio meno brillante e sarebbe necessaria una riforma sulle regole di chi ha il controllo effettivo delle società o dei trust. “Devono essere sanati urgentemente i gap legislativi delle attività di lobbying”, si legge nel rapporto.

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