Cantano e ballano il "Gioca Jouer" durante un'autopsia: polemiche per un video sui social

Tra i partecipanti si identificano professori provenienti da prestigiose università italiane, riuniti in occasione di un corso nazionale organizzato dalla Società Italiana di Medicina Legale.

Cantano e ballano il "Gioca Jouer" durante un'autopsia: polemiche per un video sui social
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13 Aprile 2024 - 19.25


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Medici legali sono stati coinvolti in un momento di svago e divertimento al ritmo del “Gioca Jouer” di Claudio Cecchetto. Tutto bene? No.

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Il perché è presto spiegato; l’episodio ha avuto luogo all’interno di un’aula, durante svolgimento di attività di dissezione e analisi su cadaveri e parti anatomiche. La diffusione virale di un video che documenta l’evento ha generato polemiche e accuse sui social network.

Tra i partecipanti si identificano professori provenienti da prestigiose università italiane, riuniti in occasione di un corso nazionale organizzato dalla Società Italiana di Medicina Legale.

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Nel video si vedono i presenti impegnati a ballare, cantare e riprendere con il telefonino il convivio durante lo svolgimento di esami autoptici – propagandati sul web come un’innovativa sessione di “Live Autopsy” – da parte di un gruppo di colleghi che si vedono nella medesima aula didattica e che paiono accennare a loro volta alcuni passi di danza.

Il video è giunto sui dispositivi anche di numerosi medici legali di altre facoltà i quali hanno chiesto una formale presa di posizione, prima sulla veridicità del filmato e, quindi, su eventuali provvedimenti disciplinari, da parte del ministro della salute, Orazio Schillaci e del presidente dell’Ordine dei Medici, Filippo Anelli. 

La Società italiana di medicina legale e assicurazioni (Simla), prende le distanze

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Anche la Società italiana di medicina legale e assicurazioni (Simla), prende le distanze: “Il comportamento ripreso nel video è riprovevole ed estraneo alla cultura medico legale” dice il professor Francesco Introna, presidente della società, rivendicando che le autopsie sono “da sempre improntate al massimo rispetto della dignità del cadavere e dei parenti”. Introna precisa anche che il corso del video non è stato organizzato né patrocinato dalla Simla ma era “una esercitazione didattica svolta all’estero e non di una autopsia giudiziaria”. Il corso sembra sia stato fatto a Malta; la Simla dice di organizzarne “esclusivamente sul territorio nazionale”.

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