Mario Monti è ormai così preso da questa campagna elettorale da ricordare a tratti il migliore (o peggiore) Berlusconi. A poche settimane dalle elezioni, il premier uscente lancia la sua promessa sul fisco: «L’Imu sarà ridotta nel 2013, accrescendo la detrazione sulla prima casa da 200 a 400 euro – ha annunciato parlando a Omnibus su La7 – Ci saranno anche detrazioni legate a figli e anziani, che arriveranno a 800 euro. Il costo stimato di queste misure è pari a 800 milioni, la copertura viene dalla riduzione della spesa sul debito, che sarà pari a 3 miliardi già nel 2013».
Ma non basta, anche «l’Irap sarà dimezzato entro la fine della legislatura, in titole ci saranno 11 miliardi di imposta in meno in 5 anni, con priorità alle pmi – ha aggiunto Monti – ci sarà anche Irpef dal 2014 sui redditi medio-bassi, con l’aumento delle detrazione per le famiglie per un totale di 15.5 miliardi entro fine in legislatura». L’Imu, nel progetto di Monti, deve essere «un’ imposta più progressiva e più equa».
Dopo le polemiche e le contestazioni di ieri, Monti promette agevolazioni anche per quest’area particolarmente disagiata del Paese: «Per quanto riguarda i differimenti delle tasse ho notato che viene chiesto il pagamento dell’abbonamento Rai a chi ha perso la casa. Mi occuperò oggi stesso di questi aspetti» e ricorda che «la settimana scorsa è stato adottato il provvedimento che aumenta dall’80 al 100 per cento il rimborso” per le imprese che ne avevano diritto».
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