Berlusconi: verdetto imminente

Dalle 12,30 i giudici sono riuniti in camera di consiglio, si attende il verdetto. Se la sentenza non arriverà entro le 21 sarà tutto rimandato a domani.

Berlusconi: verdetto imminente
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1 Agosto 2013 - 18.15


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Il processo Mediaset in Cassazione, che tiene in fibrillazione il clima politico italiano, si concluderà tra circa mezz’ora, quando verrà letto il verdetto davanti alle tv di tutto il mondo che stazionano davanti al Palazzaccio ormai da due giorni. Intorno alle ore 12 il collegio dei giudici della Sezione Feriale presieduto Antonio Esposito si è riunito in camera di Consiglio. Il verdetto era atteso dopo le ore 17, ma l’attesa si è allungata. Se la sentenza non arriverà entro le 21 sarà tutto rimandato a domani.

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I legali dell’ex premier, Ghedini e Coppi non saranno presenti in Cassazione al momento della sentenza.

Poche ore ancora e conosceremo l’esito della sentenza e il futuro personale e politico dell’ex premier Silvio Berlusconi, che rischia la conferma della condanna a quattro anni di reclusione (tre già condonati) e a cinque di interdizione dai pubblici uffici per frode fiscale ai danni dello Stato. Il procuratore generale della Cassazione ha chiesto, però, di ridurre questa pena a 3 anni.

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Oltre a quello del Cavaliere la Corte dovrà decidere anche sui ricorsi degli altri imputati: Frank Agrama, Gabriella Galetto e Daniele Lorenzano.

Per tre ore ieri i legali di Berlusconi, il professor Franco Coppi e l’avvocato e deputato Niccolò Ghedini – che lo difende dal 1998 – hanno cercato di smontare le accuse che lo ritraggono a capo di un sistema che gonfiava i costi dei film acquistati da Mediaset con un giro fittizio di intermediazioni che finivano negli ammortamenti delle dichiarazioni dei redditi. Hanno chiesto l’assoluzione del Cav e hanno contestato l’esistenza stessa del reato, cercando comunque di smontare il filone della continuità che finora ha contribuito a bloccare la prescrizione.

“Ci aspettavamo l’assoluzione di Berlusconi fin dal primo grado”, ha detto Coppi, in uno dei passaggi della sua arringa. Per Coppi in questo processo c’è stato un “rigetto immotivato delle richieste difensive” e la sentenza d’appello “è caratterizzata dal pregiudizio” verso Berlusconi.

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“Chiedo che la sentenza venga annullata perché il fatto così come prospettato in mancanza di una violazione di una specifica norma antielusiva non è reato, è penalmente irrilevante”, ha poi aggiunto il legale di Silvio Berlusconi nell’arringa in Cassazione al processo Mediaset. Coppi ha fatto esplicito riferimento a pronunciamenti della Cassazione Civile e della Cassazione Penale per circoscrivere un punto, e cioè se ci si trovi o meno di fronte ad una condotta penalmente rilevante. “Questo – ha detto – è un quesito che rimetto alla Corte. Se manca il contrasto con una disposizione antielusiva, l’abuso è penalmente irrilevante – ha spiegato l’avvocato -. Potrà anche esserci un’elusione gigantesca, ma non siamo nell’ambito dell’illecito penale”, ma di fronte ad un illecito “di tipo amministrativo e tributario”.

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