Berlusconi: non ci sarà appello per chi viene assolto in primo grado

L'ex Cavaliere affronta ll problema del prossimo premier e insiste: dovrei essere io

Silvio Berlusconi
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19 Gennaio 2018 - 11.24


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Berlusconi prova a tornare al centro della campagna elettorale. “Il 4 marzo ci sarà un vincitore, dice il Cavaliere, e sarà il centrodestra. Lo dicono i sondaggi, siamo già al 40%, ma soprattutto lo sento dall’entusiasmo della gente. Io dovrei essere il prossimo premier”.
Che si tratti di una precisa strategia o di una provocazione, visto che il Cavaliere sembra dimenticarsi la condanna per frode fiscale e la sua conseguente incandidabilità, Berlusconi è tornato a occupare spazio in tv e sui giornali.
Dopo aver ipotizzato un ticket con Salvini ministro degli Interni e lui a Palazzo Chigi, torna a parlare del prossimo presidente del consiglio. “Io ho il profilo adatto per essere premier, dice Berlusconi, e il programma comune siglato con Salvini e Meloni è stato lungamente approfondito. Ho cominciato a prepararlo io”.

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E allora ecco le promesse. “Con il centrodestra al governo, non ci saranno più tasse sulla prima casa né sull’auto, non saranno tassate le successioni né le donazioni, elimineremo l’Irap. La flat tax sarà una rivoluzione globale”.
Berlusconi passa poi ad uno dei temi a lui cari, la giustizia e assicura anche l’eliminazione dell’appello per gli assolti e per il vincolo di mandato in Costituzione. “Se per esempio un cittadino italiano imputato viene dichiarato innocente, dice il leader di Fi, i pm non possono più richiamarlo in appello, rovinandogli definitivamente la vita”.

 

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