Berlusconi in versione "padre della patria": serve convergenza per il Paese

In una lettera al Corriere della Sera, il leader di Forza Italia mette "a disposizione" le proposte dell'opposizione

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14 Dicembre 2020 - 08.41


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“Confido che al di là delle ragioni di schieramento si possa trovare una convergenza sulle concrete esigenze del Paese. Da parte nostra, faremo tutto il possibile, come sempre, non per una parte politica ma per gli italiani”. Così Silvio Berlusconi in una lettera al ‘Corriere della sera’ in cui ribadisce anche che “Forza Italia è parte integrante del centro-destra all’opposizione del governo Conte”, ma che “essere opposizione per un Movimento politico come il nostro non significa assolutamente tifare per il ‘tanto peggio tanto meglio’, sperare di guadagnare consenso sulle difficoltà dell’Italia. Non significa neppure dedicarci a tattiche parlamentari più o meno efficaci per il nostro posizionamento. Significa al contrario, nella chiarezza del nostro ruolo di opposizione, lavorare per l’Italia, cercare di tutelare – trovando le necessarie convergenze – i comparti e le categorie più penalizzate dalla crisi. Lo abbiamo fatto votando nelle scorse settimane lo scostamento di bilancio”.

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“La nostra battaglia per il lavoro autonomo continuerà in occasione della legge di Bilancio – osserva – che comunque non potremo votare, perché sarebbe un atto di fiducia politica al governo. Tuttavia Forza Italia sta lavorando per ottenere alcune modifiche, anche questa volta, a tutela delle categorie e degli ambiti meno garantiti. Abbiamo individuato due settori”: il primo è “ancora una volta quello del lavoro autonomo. L’altro sono i giovani. Per i professionisti e il lavoro autonomo, la nostra richiesta è di almeno 2-2,5 miliardi tra legge di Bilancio e il prossimo scostamento. Il nostro obiettivo è arrivare a una sorta di ‘anno bianco’ fiscale. Per quanto riguarda i giovani e il lavoro, considero necessario investire importanti risorse per riqualificare l’istruzione tecnica superiore, per la digitalizzazione, finanziando appositi voucher e per garantire la parità scolastica. La scuola paritaria è la grande dimenticata di questa crisi”.

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