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Nella Lega la spaccatura si fa ancora più evidente. Se ancora i massimi esponenti “tengono botta”, nei bassi strati il malcontento dilaga. Parlamentari che polemizzano e addirittura si sfilano dal partito a causa della virata “pro vax” che gli è stata data, sponsorizzata principalmente da Giancarlo Giorgetti, rappresentante della Lega all’interno del governo.
Fa sapere che non seguirà l’esempio della collega Francesca Donato, che oggi ha reso noto l’addio alla Lega Roberta Ferrero, senatrice del partito, già al centro delle polemiche per il convegno in odore di no-vax, organizzato da lei a palazzo Madama, dove si è affermato il primato delle cure domiciliari contro il virus.
“Donato ha lasciato la Lega, io non mi permetto di sindacare sulle scelte altrui”, dice la senatrice torinese.
Fa sapere che non seguirà l’esempio della collega Francesca Donato, che oggi ha reso noto l’addio alla Lega Roberta Ferrero, senatrice del partito, già al centro delle polemiche per il convegno in odore di no-vax, organizzato da lei a palazzo Madama, dove si è affermato il primato delle cure domiciliari contro il virus.
“Donato ha lasciato la Lega, io non mi permetto di sindacare sulle scelte altrui”, dice la senatrice torinese.
La Ferrero non nasconde che c’è dibattito nel partito, come è normale che sia e “come avviene negli altri partiti. Ma nega che la Donato possa essere un esempio anche per lei. “Si figuri – replica – io ho sempre votato Lega da quando avevo 18 anni, e poi dico una cosa: il nostro segretario è Salvini. Punto”.