Berlusconi pensa al Quirinale e fa il padre nobile: "Sì al reddito di cittadinanza, aiuta i poveri"

Dopo essersi fatto riprendere mentre si vaccinava ora il padrone di Forza Italia sdogana la misura simbolo dei grillini e invisa a Salvini, Meloni, Renzi e a Forza Italia

Berlusconi pensa al Quirinale e fa il padre nobile: "Sì al reddito di cittadinanza, aiuta i poveri"
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21 Novembre 2021 - 09.57


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Ci crede davvero o spera di ottenere la benevolenza grillina pur di salire al Colle? Perché la mossa di Berlusconi, che sdogana una delle misure più contestate da Salvini, Meloni, Renzi e – fino a ieri – da gran parte dei parlamentari di Forza Italia. non può che leggersi come un tentativo di apparire ‘padre nobile’ sperando che il Quirinale gli risolva le ultime grane e che il suo ego venga premiato.

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Cosi ora, dopo essersi fatto riprendere mentre si vaccina, da Silvio Berlusconi arriva un apprezzamento per il Movimento 5 Stelle e Giuseppe Conte, che “merita rispetto” sul piano personale, anche se le differenze politiche sono rilevanti. Il presidente di Forza Italia parla anche di reddito di cittadinanza: “Gli importi finiti nelle mani di chi non ne aveva diritto sono davvero poca cosa rispetto alle situazioni di povertà che è andato finalmente a contrastare”. Molto positivo il giudizio su Mario Draghi. 

Il governo Draghi, sottolinea Berlusconi, “è un governo di emergenza, che abbiamo proposto noi per primi, con due obbiettivi da realizzare: contrastare la pandemia con una campagna vaccinale capillare e rimettere in moto l’economia usando al meglio le risorse del Pnrr. Sono risorse che non è stato facile ottenere. Io personalmente mi sono speso molto, presso i maggiori leader europei miei amici, a cominciare dalla signora Merkel, per aiutare il governo italiano”.

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“Oggi gli indicatori dell’Italia, sia sul piano della ripresa economica che su quello sanitario sono persino migliori del resto dell’Europa. I problemi da affrontare rimangono enormi, ma del lavoro svolto fin qui possiamo essere soddisfatti”, aggiunge. “In un momento così delicato, quando dobbiamo difenderci dalla quarta ondata della pandemia e la ripresa è appena iniziata ed è ancora fragile, credo che nessuno pensi di mettere davvero in discussione il governo. Neppure le opposizioni, che stanno svolgendo un ruolo importante e responsabile”.

Il mondo come era prima del 2019 lo ritroveremo ancora? “E’ impossibile fare profezie di questo tipo. Io però come sempre sono ottimista. Credo nella scienza, nel metodo scientifico, e più in generale nella straordinaria capacità dell’uomo di trovare soluzioni a problemi che sembrano insolubili. Pochi decenni fa si moriva di malattie che oggi – grazie proprio ai vaccini – sono praticamente debellate. La risposta alla pandemia come all’emergenza dei cambiamenti climatici, che è un’emergenza che nessuno può negare, sta nella ricerca, nella tecnologia, nella capacità dei sistemi produttivi di innovarsi e di adattarsi alle nuove esigenze”.

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