Toti: "Il bipolarismo non esiste più, ora lavoriamo per un polo di centro"

Il presidente della Liguria spera in una legge proporzionale: "Quello è un passaggio fondamentale per l'aggregazione di soggetti politici che condividono la stessa impostazione"

Toti: "Il bipolarismo non esiste più, ora lavoriamo per un polo di centro"
Giovanni Toti
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1 Febbraio 2022 - 12.15


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Il governatore della Liguria spera che si possa formare un polo centrale attraverso una legge proporzionale: “Va ripensato completamento l’equilibrio politico generale. Chi dice, come la Meloni, che il centrodestra non esiste più così com’è, sta dicendo in realtà che il bipolarismo così com’è non esiste più. A meno che non vogliamo credere che, a sinistra, Di Maio, Conte, Letta, Franceschini, Speranza parlino tutti la stessa lingua. Si fa fatica nello stesso partito, figuriamoci in partiti diversi…”.

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Lo ha detto Giovanni Toti intervistato da ‘Il Messaggero’. Il polo di Centro potrebbe nascere attorno all riforma della legge elettorale in senso proporzionale? “Quello è un passaggio fondamentale per l’aggregazione di soggetti politici che condividono la stessa impostazione”, assicura il governatore ligure.

Nel centrodestra, ha spiegato Toti, ”ripartirei dal patto della Maddalena…. La riunione a piazza della Maddalena, dietro al Pantheon, durante le trattative per il Quirinale, con noi, Forza Italia, Lupi, Cesa. Quando si è deciso di andare su Casini o, in ultima analisi, su Mattarella”. Secondo il leader di ‘Cambiamo’ “Casini è un punto di riferimento per chi crede nel riscatto della politica sui tecnici, della cultura del dialogo che diventa una cifra di governo. Con grande senso istituzionale, quando erano rimasti lui e Mattarella, si è tolto dalla contesa di sua iniziativa. Darà sicuramente il suo contributo culturale e politico”.

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Chi sarebbe il federatore del nuovo soggetto di centro? “Non uno solo, ma una serie di soggetti, del resto, negli ultimi cinque anni, abbiamo visto bruciare più leader che in tutta la storia repubblicana”, replica per aggiungere: ”Una “tribuna d’onore” inevitabilmente ci sarà, ma non un monarca o un dittatore di epoca romana. Ma credo che bisogna coagulare le forze politiche sulle idee, non sulle persone”.

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