Rosato: “Sulle armi Conte sta conducendo una campagna demagogica e ostile al Paese”

Il coordinatore di Italia Viva Ettore Rosato: "Quella che sta conducendo il M5s è una campagna ostile al Paese, demagogica e irrispettosa del momento di difficoltà che stiamo vivendo"

Rosato: “Sulle armi Conte sta conducendo una campagna demagogica e ostile al Paese”
Ettore Rosato
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30 Marzo 2022 - 14.24


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di Antonello Sette

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Onorevole Rosato, Giuseppe Conte si è detto contrario all’aumento delle spese militari e sembra deciso ad andare sino in fondo, compreso il voto contrario del M5s, qualora sul riarmo il Governo ponesse la fiducia?

Non è un riarmo, ma il rispetto di un impegno assunto in sede Nato e confermato per due volte dal premier Giuseppe Conte – precisa il coordinatore nazionale di Italia Viva Ettore Rosato – Quella che sta conducendo il M5s è una campagna ostile al Paese, demagogica e irrispettosa del momento di difficoltà che stiamo vivendo.

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Non le sembra che la posizione assunta da Giuseppe Conte sia incompatibile con il ruolo attuale di un leader storico del M5s, quale è il ministro degli Esteri Luigi di Maio?

Fa infatti parte della guerra interna al M5s. Conte sa benissimo che questo tema gli serve solo per la sua battaglia interna. Nulla di diverso e di più. E’ veramente un atteggiamento, oltre che demagogico, irresponsabile. 

E’ un atteggiamento che può diventare un problema per il Governo?

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Assolutamente no, perché il Governo ha una maggioranza ampia e solida, a prescindere dalle imbarazzanti uscite di Giuseppe Conte?

Sulla guerra l’Italia sta facendo tutto quello che è possibile e giusto?

Stiamo lavorando seriamente per la pace e per il sostegno al popolo ucraino, che sta difendendo la sua terra. Le due cose non sono in contraddizione. 

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Ieri a Napoli il Presidente Draghi è stato contestato al grido di “no alla guerra, sì al lavoro. Non teme una possibile esplosione sociale?

Era evidente agli occhi di chiunque che fosse una contestazione organizzata. Gridavano “viva Conte e abbasso Draghi”. Imbarazzante davvero.  Detto questo, esiste in questo Paese un problema economico serio, generato dalla crisi pandemica, acutizzato dalla guerra e aggravato dal caro energia e materie prime. Il Governo ha già messo in campo risorse e altro sicuramente farà. 

E’ possibile ipotizzare che Draghi resti a Palazzo Chigi anche dopo la scadenza elettorale del 2023?

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Draghi sa utilizzare da solo il suo tempo e i suoi impegni. Io posso solo dire che Draghi è l’uomo giusto nel posto giusto e che per fortuna c’è lui.

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