“Sono trascorsi settantasei anni dal voto referendario con cui il popolo italiano sceglieva la Repubblica, inaugurando, dopo l’avventura del fascismo e la tragedia bellica, una nuova pagina della nostra storia”, tiene a ricordare il capo dello Stato, in una lettera inviata ai prefetti.
“L’Italia avrebbe poi, con la Carta costituzionale, edificato un riferimento sicuro su cui realizzare una nuova comunità, un programma esigente da attuare, all’insegna dei valori della pace e della libertà, dell’uguaglianza e della solidarietà sociale”, prosegue.
“Oggi, mentre il Continente europeo è colpito dall’aggressione della Federazione Russa contro l’Ucraina – aggiunge il capo dello Stato -, la comunità nazionale, nella Festa della Repubblica, si raccoglie con orgoglio e convinta adesione intorno agli ideali che ne fondano l’identità e che costituiscono l’impegnativo orizzonte di quanti esercitano funzioni pubbliche”.
“Gli sforzi posti in essere in tutta la Penisola per accogliere i profughi provenienti dall’Ucraina – tiene a sottolineare Mattarella -sono stati l’esempio di un approccio coerente e virtuoso. Lo straordinario impegno del sistema di Protezione Civile, delle Prefetture, delle istituzioni regionali e locali e di tutte le componenti sociali coinvolte, testimonia il vissuto del popolo italiano e la concretezza dei valori costituzionali”.
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