Finanziamenti alla guardia costiera libica, l'Aoi: "Grazie ai deputati che non hanno votato il rifinanziamento"

Aoi evidenzia la novità della non partecipazione al voto di Partito Democratico, M5S e Italia Viva. All'interno del Pd l'onorevole Laura Boldrini e il collega Erasmo Palazzotto e in Leu Federico Fornaro hanno espresso voto contrario.

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Un lager libico
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28 Luglio 2022 - 17.07


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Le organizzazioni di Aoi accolgono con soddisfazione la scelta delle deputate e dei deputati che non hanno sostenuto il rifinanziamento della Guardia Costiera libica nelle Commissioni Esteri e Difesa, previsto nella scheda 47 del Decreto Missioni, approvato comunque a maggioranza. Aoi evidenzia la novità della non partecipazione al voto di Partito Democratico, M5S e Italia Viva. All’interno del Pd l’onorevole Laura Boldrini e il collega Erasmo Palazzotto e in Leu Federico Fornaro hanno espresso voto contrario.

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“Da anni le nostre associate, insieme alle organizzazioni umanitarie delle Nazioni Unite e alle ong impegnate nei salvataggi nel Mediterraneo, supportate da autorevoli inchieste giornalistiche nazionali e internazionali e da studi giuridici, denunciano le atrocità commesse dai miliziani libici, componenti della cosiddetta Guardia Costiera del Paese, sulle persone in fuga dal Paese. Questa non partecipazione al voto o contrarietà da parte di parlamentari che hanno deciso finalmente di prendere le distanze da scelte politiche sbagliate, pur in passato sostenute, dimostra la giustezza e la validità delle ragioni, nostre e non solo, contro il Memorandum Italia-Libia”, dichiara Silvia Stilli, portavoce Aoi.

Nel testo in discussione si prevedeva “l’obiettivo di supportare, in sinergia e raccordo con le rilevanti attività del Ministero della Difesa, le autorità libiche preposte al controllo dei confini marittimi, per renderle progressivamente autonome nella gestione tecnica e operativa dei mezzi di cui sono dotate, ai fini della prevenzione e repressione dei traffici illeciti via mare”. Un sostegno tecnico-operativo, denuncia Aoi, «a chi spesso si è dimostrato colluso con i trafficanti libici, che comunque non ha operato per bloccarli e che punisce le persone in fuga da violenze, fame e povertà».

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“Finalmente un passo importante da alcuni partiti fino a ieri favorevoli, perché chiede di rimettere al centro degli accordi di cooperazione tra Stati, i diritti umani e la salvezza delle vite dei migranti. Ci dispiace che purtroppo le Commissioni Esteri e Difesa della Camera non si siano espresse in tal senso. Molto c’è ancora da fare, ci auguriamo che nella campagna elettorale che si sta aprendo si possa avere con i partiti un confronto costruttivo sui temi dei diritti, dell’accoglienza di persone rifugiate e migranti e della cooperazione e solidarietà internazionale”, conclude Stilli.

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