L'influenza stagionale sarà imponente quest'anno, Pregliasco: "Attesi fino a 6 milioni di casi"

Il virologo della Statale di Milano: "Con variante Delta assomiglia al Covid ma la vaccinazione è efficace"

Fabrizio Pregliasco
Fabrizio Pregliasco
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27 Ottobre 2021 - 12.56


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L’influenza, è ormai certo, si aggiungerà all’epidemia da Covid”. In questa stagione attesi “dai 4 ai 6 milioni di casi di influenza vera, più le forme simil influenzali dei tanti virus meno invasivi, con in più il Covid”.
Così a SkyTG24, Fabrizio Pregliasco, virologo della Statale di Milano, ospite di ‘Buongiorno’ sottolineando che “l’influenza è un problema sottovalutato, ma anche lei fa male. Nelle annate normali ha fatto subire dai 6 mila ai 10mila morti”.
Con la variante Delta, aggiunge, “il problema di questo inverno saranno le diagnosi fra Covid e influenza. “Per questo anche un adulto sano si dovrebbe vaccinare”. La terza dose si può ricevere anche in contemporanea. 
“Quello che ci preoccupa ed è questo il messaggio dell’Ecdc, è che essendo nuovi due dei virus che stanno circolando, questi potranno diffondersi più ampiamente e quindi l’effetto sarà in termini numerici”, dice Pregliasco spiegando che dal punto di vista dei sintomi l’influenza “non è più o meno cattiva ogni anno, ma diventa un problema di sanità pubblica rispetto alla sua capacità di diffondersi.
Un inverno che si prospetta non piacevolissimo da questo punto di vista”. In Italia, riferisce il virologo, “abbiamo già avuto dai laboratori le prime segnalazioni dell’influenza. È un classico pre-stagionale, la vera influenza anche quest’anno ce l’aspettiamo quando le temperature saranno basse e prolungate.
Ma stiamo già vedendo e subendo forme influenzali dovute ai virus cugini che quest’anno stanno rialzando la cresta in tutto l’emisfero Nord e in Europa. E sono l’antipasto di quello che vedremo”. Si tratta, spiega l’esperto, di virus H3N2 “che per fortuna sono simili a quelli previsti nella composizione dei vaccini. In questo senso – sottolinea – abbiamo il conforto che la vaccinazione antinfluenzale potrà essere sicuramente efficace”.
Aumento brusco della febbre oltre i 38, dolori articolari e sintomi respiratori le caratteristiche dell’influenza “e purtroppo con la variante Delta tutto questo assomiglia tristemente al Covid” e occorreranno tamponi per differenziare le due forme. Per questo, afferma ancora Pregiasco, “è necessario riprendere l’abitudine della vaccinazione antinfluenzale” e “confido in un’ampia diffusione anche tra gli adulti sani”, per evitare di confondere Covid ed influenza “che è il problema di questo inverno” e proteggere “i bambini più piccoli che può avere in casa o addirittura i più fragili della famiglia”.
Bisogna informarsi con il proprio medico di famiglia e con la struttura territoriale di riferimento per pianificare la vaccinazione che può essere somministrata nella stessa seduta con due inoculazioni distinte perché gli studi hanno dimostrato che non c’è una perdita di efficacia e neanche effetti collaterali più pesanti”, conclude l’esperto.

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