Isis assassino: due anni fa il genocidio degli yazidi

Il 3 agosto 2014 i jihadisti massacrarono migliaia di uomini, fecero schiave le donne e rapirono molti bambini

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4 Agosto 2016 - 12.18


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Il 3 agosto 2014 ci fu lo sterminio degli Yazidi: gli uomini dello Stato Islamico, nella loro avanzata, entrarono in forze nell’area del Sinjar, massacraronno migliaia di uomini, presero come schiave molte donne e rapirono molti bambini.
 Nel frattempo almeno 1.400 ragazzi iracheni della minoranza degli Yazidi finiti nelle mani dell’Isis negli ultimi due anni sono stati sottoposti ad un “lavaggio del cervello e vengono addestrati per diventare attentatori suicidi”.
Lo ha affermato Hussein Kaedy, responsabile governativo per la vicenda dei sequestrati di questa comunità, parlando ai giornalisti nel secondo anniversario della presa da parte dello Stato islamico di Sinjar, la città nel nord-ovest dell’Iraq dove più forte è la presenza degli Yazidi.
Kaedy ha aggiunto che nella regione di Sinjar, riconquistata nel novembre scorso dalle milizie curde dei Peshmerga, 6.410 Yazidi erano stati rapiti dai jihadisti dell’Isis. Di questi, 2.640 sono stati liberati “grazie al sostegno del governo della regione del Kurdistan e di un certo numero di persone di buona volontà”.
 Altri 3.770 rimangono nelle mani dello Stato islamico, oltre ai 1.400 ragazzi precedentemente citati. Inoltre, “sono state scoperte 33 fosse comuni contenenti i resti di Yazidi”. Tra le migliaia di sequestrati molte donne sono state ridotte a schiave sessuali, venendo rivendute anche in altre località dell’Iraq e della Siria sotto il controllo del ‘Califfato’.

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