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Il presidente siriano Bashar al-Assad è tornato a parlare della situazione nel suo Paese spiegando che secondo lui il problema principale è rappresentato dall’interferenza di altri paesi che sostengono i terroristi “ogni giorno e ogni ora”.
Assad ha ribadito che gli alleati permanenti di Damasco sono solo la Russia, l’Iran e Hezbollah: “Questisi trovano qui su base legale, combattono contro i terroristi. Ma ci sono altri paesi che intervengono proprio con lo scopo di sostenere i terroristi”, ha detto.
Il presidente siriano ha aggiunto: “Quello a cui abbiamo assistito nel corso delle ultime settimane, e forse qualche mese, è qualcosa di più di una guerra fredda. Non so come chiamarla, ma non è qualcosa che esiste da poco perché non credo che l’Occidente e in particolare gli Stati Uniti abbiano interrotto la loro guerra fredda, anche dopo il crollo dell’Unione Sovietica”.
Per Assad in Siria è in corso “una guerra mondiale, ma non si tratta di uno scontro militare diretto, malgrado vi siano ingredienti di natura militare, di terrorismo e di carattere politico. La Siria è però solo una parte di questa guerra”