Erdogan: l'indipendenza del Kurdistan iracheno è una minaccia

Il presidente turco duro contro l'ipotesi di referendum convocato per il 25 settembre da Barzani

Erdogan e il leader curdo-iracheno Barzani
Erdogan e il leader curdo-iracheno Barzani
Preroll AMP

globalist Modifica articolo

13 Giugno 2017 - 15.05


ATF AMP

Con gli attuali dirigenti del Kurdistan iracheno i rapporti non sono mai stati conflittuali come con i curdo-siriani del Rojava o con quelli vicini alle posizioni del Pkk. Ma adesso Erdogan alza la voce; il referendum sull’indipendenza del Kurdistan iracheno è un “errore” e una “minaccia” per l’integrità territoriale dell’Iraq: è quanto ha dichiarato il presidente turc Recep Tayyip Erdogan reagendo alla notizia della convocazione di una consultazione popolare nella regione autonoma per il 25 settembre.
“Fare un passo verso l’indipendenza del Nord dell’Iraq è un errore e una minaccia per l’integrità territoriale dell’Iraq”, ha affermato Erdogan in un discorso ritrasmesso dalla televisione. “Abbiamo sempre difeso l’integrità dell’Iraq e continueremo a difenderla”, ha proseguito, aggiungendo che un referendum del genere “non è nell’interesse di nessuno”.
La presidenza del Kurdistan iracheno la settimana scorsa ha convocato per il 25 settembre un referendum sulla sua indipendenza, nonostante l’opposizione di Baghdad. Ma la Turchia, anch’essa teatro di un conflitto con i separatisti curdi, costato più di 40.000 morti dal 1984, è fermamente contraria alla formazione di un qualsiasi Stato curdo alla sua frontiera, malgrado i buoni rapporti con il leader curdo iracheno Massud Barzani.
Lo scorso agosto Ankara ha lanciato una operazione militare nel Nord della Siria per scacciare l’Isis ma anche per impedire ai curdi siriani di creare una zona curda senza soluzione di continuità nei settori che controllano in questa regione.

Top Right AMP
FloorAD AMP
Exit mobile version