Mai più bambini soldato: giornata internazionale per restituire l'infanzia strappata dalla guerra

L'ambasciatrice Mariangela Zappia ha ricordato: "Dobbiamo rafforzare gli strumenti legali internazionali e nazionali a tutela dei minori"

Un soldato bambino
Un soldato bambino
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12 Febbraio 2019 - 21.48


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Mariangela Zappia, rappresentante italiana permanente all’Onu ha parlato oggi al palazzo di Vetro in occasione della Giornata internazionale contro l’uso dei bambini soldato: “i bambini pagano sempre il prezzo più alto in situazioni di crisi e di conflitto. Dobbiamo rafforzare gli strumenti legali internazionali e nazionali a tutela dei minori, intensificare le attività di sensibilizzazione e prevenzione, assicurare la reintegrazione dei bambini soldato e vittime dei conflitti, e portare i responsabili di queste gravi violazioni di fronte alla giustizia”.
“Una sfida complessa che richiede un’azione collettiva e costante, che dobbiamo portare avanti in ogni foro. L’Italia ha posto questo obiettivo tra i pilastri della sua politica estera e continua a fare la sua parte, a livello bilaterale e multilaterale”, ha continuato Zappia, ricordando le nostre iniziative mirate alla reintegrazione dei bambini soldato soprattutto in Africa e Medio Oriente.
“L’impegno a favore dei bambini deve coinvolgere tutti gli attori – ha affermato -. La società civile e le sue organizzazioni possono giocare un ruolo fondamentale, sia in chiave preventiva che nella soluzione dei conflitti. Il contributo della Comunità di Sant’Egidio in Repubblica Centrafricana ne è un esempio”.
“Dobbiamo insistere sulla prevenzione. Le operazioni di pace Onu possono contribuire a prevenire violazioni ed abusi – ha concluso -. Per questo è importante che i caschi blu ricevano un addestramento specializzato, come quello offerto dal CoESPU di Vicenza e presso lo UN Staff College di Torino”.

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