Hamilton ad un passo da Schumacher; e la Ferrari decide di non reagire

Hamilton sta per riuscire nell’impresa, quasi certamente aggancerà e supererà il tedesco entro la fine di questa stagione e lo dimostrano le quote dei vari bookmakers online

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17 Settembre 2020 - 20.50


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L’aggancio poteva arrivare proprio con la vittoria al Mugello, dove la Ferrari ha celebrato il Gran Premio numero 1.000; solo una penalizzazione incredibile a Monza, la settimana precedente, ha rinviato la festa di Lewis Hamilton.

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L’inglese, trionfando in Toscana, è arrivato a quota 90 successi in Formula 1: manca un solo successo per agganciare il più vincente di sempre. Michael Schumacher vanta 91 gare vinte in carriera, traguardo che fino a pochi anni fa sembrava semplicemente irraggiungibile.

I numeri di Hamilton
Hamilton sta per riuscire nell’impresa, quasi certamente aggancerà e supererà il tedesco entro la fine di questa stagione e lo dimostrano le quote dei vari bookmakers online e dei nuovi casino senza deposito più frequentati sul web. Quote peraltro bassissime visto il rendimento della prima metà di stagione: nove le gare disputate, sei vittorie in cascina e sette pole.

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Il merito è di un talento cristallino e, ovviamente, della scuderia che lo sostiene. Poco si può aggiungere al dominio della Mercedes nell’era dell’ibrido ma l’inglese ha reso l’accoppiata invincibile. In un solo caso, nel 2016, si è dovuto arrendere a Rosberg, poi ha regolarmente bastonato i suoi compagni di squadra e l’ha spuntata anche nei duelli con la Ferrari, nel 2017 e nel 2018. Almeno in un’occasione Vettel aveva una macchina da titolo, Lewis ha stravinto il confronto a distanza non solo in quanto a velocità ma soprattutto nella forza mentale, dimostrata in più di un’occasione nei corpo a corpo col tedesco.

Hamilton, il cui futuro non sembra essere legato a doppio filo con quello di Toto Wolff, team principal della Mercedes, per molti è la perfetta sintesi di tanti campioni del passato: il talento di Senna, la cultura del lavoro di Schumacher, l’intelligenza tattica di Lauda. I record, di conseguenza, grandinano. Quello delle pole position appartiene al numero 44 da diverso tempo: 95, +27 su Michael Schumacher, +30 su Senna, +38 su Vettel. Inavvicinabile.

E, se tutto andrà come nelle previsioni, Hamilton in questo 2020 infilerà il suo settimo mondiale, il sesto negli ultimi sette anni: anche in questo caso, sarà aggancio a Schumacher ma c’è da scommettere che farà di tutto per conquistare il titolo iridato anche nel 2021 e finire per sempre nell’Olimpo della Formula 1.

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Niente novità in casa Ferrari per il 2020 
Il dominio dell’inglese può essere spiegato dalla superiorità che mostra anche nelle dichiarazioni: Hamilton ha sempre affermato di voler vincere con in pista una Ferrari competitiva ma, almeno per i prossimi 15 mesi, il suo desiderio non verrà esaudito.

La crisi della Ferrari ha radici profonde, non solo nella perdita di potenza della power-unit, derivata con ogni probabilità dall’accordo segreto con la FIA che ha negato a tutti gli appassionati di conoscere dove e come Maranello aveva “barato” nel 2019. La macchina, al di là di qualche risultato saltuario dovuto a rocambolesche circostanze in gara (i podi di Leclerc in Austria e a Silverstone), ha dimostrato in modo drammatico tutti i suoi limiti nelle ultime tre gare: dai rettilinei di Spa e Monza alle curve veloci del Mugello, poco è cambiato, il team più glorioso della Formula 1 non solo è umiliato costantemente da Mercedes e Red Bull ma è stato scavalcato anche da Renault, Alpha Tauri, McLaren e Racing Point. Gli avversari di oggi si chiamano Alfa Romeo, Haas e Williams, l’obiettivo è non finire in fondo alla griglia.

Qualcosa di impensabile fino a qualche mese fa ma al tempo stesso una situazione che si trascinerà fino al termine della stagione. Mattia Binotto nega la crisi e ha deciso di abbandonare definitivamente questo 2020: tutti i gettoni (pochi) di sviluppo che la Ferrari ha oggi a disposizione saranno utilizzati per il progetto della vettura 2021 che dovrà migliorare in potenza e aerodinamica con pochi margini di manovra, viste le regole. In molti si attendono la svolta nel 2022 col cambio di regolamento ma, ad oggi, è una sorta di salto nel vuoto…

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