Macron e l’Ucraina, parole di distensione, ammesso che il Cremlino contempli questa parole.
“Non dobbiamo cedere alla tentazione dei revanscismi. Domani avremo una pace da costruire” e “dovremo farlo con Ucraina e Russia attorno al tavolo. Ma questo non si farà né con l’esclusione reciproca né con l’umiliazione”.
Lo ha detto il presidente francese Emmanuel Macron in un passaggio del suo discorso a Strasburgo per la cerimonia di chiusura della Conferenza sul Futuro dell’Europa.
Non siamo in guerra con la Russia
“Noi non siamo in guerra con la Russia” e “lavoriamo per preservare la sovranità e l’integrità territoriale dell’Ucraina, per il ritorno della pace sul nostro continente. Spetta solo all’Ucraina definire le condizioni per negoziare con la Russia, ma il nostro dovere è stare al loro fianco per ottenere il cessate il fuoco e costruire la pace”.
Indipendenza e sovranità sono le condizioni della libertà
L’indipendenza e la sovranità sono le condizioni della nostra libertà”. Lo sottolinea il presidente francese Emmanuel Macron, intervenendo alla sessione finale della Conferenza sul Futuro dell’Europa, a Strasburgo. “La crisi finanziaria vissuta dieci anni fa, la pandemia, la guerra ci hanno mostrato le nostre vulnerabilità e il rischio che se non rispondiamo con sufficiente forza e velocità a queste dipendenze, rischiamo di aggravarne le conseguenze”, conclude.