Sarà una mossa decisiva per far partire un negoziato serio? La Cina «rilascerà presto un `documento di posizione´ sulla soluzione politica della crisi ucraina, riaffermando il ruolo coerente cinese, e accoglierà anche le legittime preoccupazioni di tutti i Paesi, sforzandosi di formare il massimo comune denominatore per la comunità internazionale sulla questione».
Lo afferma il capo della diplomazia del Pcc Wang Yi in `un’intervista a media statali alla fine del tour in Europa con tappa finale in Russia.
«Malgrado le posizioni di tutte le parti siano diverse e persino nettamente opposte, tutte accettano che le controversie debbano essere risolte con il dialogo e i negoziati», ha aggiunto.
Durante la riunione sulla sicurezza di Monaco, «ho incontrato leader e ministri degli Esteri di oltre 10 Paesi, incluso quello ucraino Kuleba. Durante la mia visita a Mosca, ho avuto un approfondito scambio di opinioni con i leader russi sulla situazione attuale. Lungo la strada, ho sentito che tutti comprendono che dovrebbe essere istituita un’architettura di sicurezza regionale per raggiungere la pace e apprezzano l’obiettivo della Cina, la sua posizione e il suo atteggiamento calmo», ha aggiunto Wang nell’intervista rilasciata alla vigilia dell’atteso rilascio del `position paper´ sull’Ucraina da parte del presidente Xi Jinping.
«Tutti si aspettano che la Cina svolga un ruolo più attivo nella soluzione politica della questione ucraina: riteniamo che più complicata è la situazione, più dobbiamo restare sobri; più difficile è il problema, più dobbiamo persistere nel dialogo. La Cina continuerà a svolgere un ruolo costruttivo basato sul merito della questione, incoraggiando e sostenendo le parti interessate a non rinunciare ad alcuno sforzo per la pace, collaborando con la comunità internazionale per esplorare attivamente modi efficaci per risolvere politicamente la crisi».
Wang ha poi osservato che il mondo «sta affrontando oggi molti disordini e guerre», individuando la causa principale nel mancato rispetto di scopi e principi della Carta delle Nazioni Unite.
«Nessun Paese ha il privilegio di fare le proprie cose nel mondo, praticare le proprie eccezioni e doppi standard. Qualsiasi egemonia e prepotenza dovrebbe essere contrastata all’unanimità dalla gente di tutti i Paesi».
A Monaco, la Cina ha «invitato a rispettare la sovranità e l’integrità territoriale di tutti i Paesi, a risolvere pacificamente le controversie attraverso il dialogo e la consultazione, a ritornare agli scopi e ai principi della Carta delle Nazioni Unite e ad attribuire importanza allo sviluppo per un mondo più sicuro».