Ottawa celebra un 'eroe' ucraino: poi si scopre che aveva combattuto con i nazisti e arrivano le scuse

Una standing ovation per Yaroslav Hunka durante la visita al Parlamento di Ottawa di Volodymyr Zelensky la scorsa settimana. Poi si è scoperto che combatteva con i nazisti

Ottawa celebra un 'eroe' ucraino: poi si scopre che aveva combattuto con i nazisti e arrivano le scuse
Yaroslav Hunka, ucraino che aveva combattuto con i nazisti
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25 Settembre 2023 - 16.08


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Non solo una gaffe, ma una vergogna: era stato salutato come «un eroe» che aveva combattuto per l’indipendenza ucraina durante la Seconda Guerra Mondiale, con una standing ovation durante la visita al Parlamento di Ottawa di Volodymyr Zelensky la scorsa settimana. 

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Ma poi è emerso che il 98enne Yaroslav Hunka in realtà aveva combattuto in una famigerata unità nazista, provocando un’ondata di polemiche e le immediate scuse del presidente del Parlamento, Anthony Rota.

Il politico canadese ha detto di «essere venuto a conoscenza solo in un secondo momento» della verità del passato di Hunka che aveva combattuto contro l’Unione Sovietica con la 14esima divisione Waffen delle SS, «un’unità militare nazista i cui crimini contro l’umanità durante l’Olocausto sono ben documentati», riferisce l’associazione Friends of Simon Wiesenthal Center che si è dichiarata «profondamente shoccata» e «oltraggiata» dal riconoscimento conferito a Hunka in Parlamento.

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Anche altre associazioni ebraiche canadesi hanno espresso il loro oltraggio e la loro protesta. Nel presentare le sue scuse, Rota si è assunto l’intera responsabilità dell’invito a Hunka, che risiede nel suo distretto elettorale, affermano che né Zelensky né il premier Justin Trudeau erano al corrente. «Io voglio scusarmi in modo particolare con le comunità ebraiche in Canada e nel mondo e accetto la piena responsabilità per le mie azioni», ha detto.

L’ufficio di Trudeau ha fatto sapere che le scuse di Rota sono state accolte: «era questa la cosa giusta da fare», riferisce confermando che non era stato informato dell’invito, come la delegazione ucraina. La gaffe dei canadese è particolarmente grave anche perché la questione dei rapporti tra Ucraina e nazisti è usata dalla Russia come una delle principali giustificazioni dell’invasione tesa, ha affermato più volte Vladimir Putin, a `denazificare´ il Paese, rivolgendo accuse infondate di nazismo all’attuale governo di Kiev.

Mosca quindi non ha aspettato un attimo per dichiarare «rivoltante» lo spettacolo al Parlamento canadese: «un’intera generazione è cresciuta in Canada non conoscendo i crimini di fascismo e nazismo e possiamo vede il nazismo che resuscita da tutte le parti, come per esempio in Ucraina», ha detto oggi il portavoce di Putin, Dmitry Peskov.

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Ancora più dura la reazione dell’ambasciatore russo in Canada, Oleg Stepanov, che ha affermato che l’invito all’anziano nazista al Parlamento non è stato un incidente e accusato il governo di Ottawa di essere «la personificazione del fascismo neoliberista».

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