Strage degli operatori umanitari, l'ira di Tusk non si place: "Israele si scusi e risarcisca le vittime"

Damian Soból, 35 anni, polacco, faceva parte del convoglio umanitario di World Central Kitchen (WCK) colpito in un raid israleiano.

Strage degli operatori umanitari, l'ira di Tusk non si place: "Israele si scusi e risarcisca le vittime"
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4 Aprile 2024 - 12.03


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Il premier polacco ha avuto una reazione durissima. Il primo ministro polacco, Donald Tusk, ha detto oggi che Israele dovrebbe scusarsi e risarcire la famiglia di un operatore umanitario polacco che risulta tra le sette vittime dell’attacco a un convoglio umanitario dell’organizzazione World Central Kitchen, lunedì a Gaza.

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“Ci aspetteremoà una spiegazione immediata delle circostanze e un risarcimento per i parenti delle vittime”, ha detto Tusk in una conferenza stampa citata dall’agenzia Reuters.

Ieri, in una dichiarazione sui social media, Tusk ha affermato che “la stragrande maggioranza dei polacchi ha mostrato piena solidarietà con Israele dopo l`attacco di Hamas”, ma dopo l’attacco lo Stato ebraico ha messo “questa solidarietà a dura prova”. “Il tragico attacco ai volontari e la vostra reazione suscitano una rabbia comprensibile”, aveva aggiunto.

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Damian Soból, 35 anni, faceva parte del convoglio umanitario di World Central Kitchen (WCK) colpito in un raid israleiano.

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