Messico, trovati sette cadaveri smembrati: uccisi perché appartenevano a gruppi criminali

 Le autorità messicane hanno rinvenuto i corpi smembrati di sette persone giustiziate con l'accusa di appartenere a gruppi criminali. Lo ha riferito la procura dello stato di Puebla, dove è avvenuto il ritrovamento.

Messico, trovati sette cadaveri smembrati: uccisi perché appartenevano a gruppi criminali
Malavitosi uccisi in Messico
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6 Aprile 2024 - 01.38


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 Le autorità messicane hanno rinvenuto i corpi smembrati di sette persone giustiziate con l’accusa di appartenere a gruppi criminali. Lo ha riferito la procura dello stato di Puebla, dove è avvenuto il ritrovamento. Ossia vittime di giustizieri.

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Cinque delle vittime sono state decapitate, ha detto alla stampa il procuratore Gilberto Higuera, precisando che i corpi si trovavano all’interno di un’auto abbandonata su una strada trafficata alla periferia della città di Puebla, capoluogo della regione. In ciascuno dei cadaveri «abbiamo trovato un messaggio scritto su carta (…) che fa riferimento al motivo della privazione della vita, ovviamente ingiustificato, illecito, criminale», ha detto il funzionario. Riguardo a questi opuscoli, il pubblico ministero ha spiegato che le accuse «vangono dallo spaccio di droga, alla rapina, al trasporto e all’estorsione».

Puebla, una delle principali destinazioni turistiche del Messico grazie alla sua ricca cultura, gastronomia e architettura coloniale, non sfugge alla violenza della criminalità organizzata che scuote diverse regioni del Paese.

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Alcune città sono state teatro di omicidi durante scontri tra spacciatori e sono frequenti anche casi di estorsioni. La violenza legata ai cartelli provoca circa 450.000 morti e più di 100.000 dispersi dal 2006, quando il governo dichiarò guerra al traffico di droga con la partecipazione militare. 

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