Il presidente russo Vladimir Putin si è scagliato contro i leader europei, deridendoli come “porcellini”, e ha affermato che la Russia raggiungerà i propri obiettivi territoriali in Ucraina είτε attraverso la diplomazia είτε con la forza militare.
Intervenendo all’incontro annuale con il ministero della Difesa, Putin ha dichiarato che gli obiettivi di quella che Mosca definisce la sua “operazione militare speciale” saranno raggiunti “incondizionatamente”.
«Se non vogliono una discussione sostanziale», ha detto, «allora la Russia libererà le sue terre storiche sul campo di battaglia».
Putin ha sostenuto che la precedente amministrazione statunitense avrebbe «deliberatamente spinto la situazione verso un conflitto armato», aggiungendo che a Washington si credeva che la Russia potesse essere indebolita o addirittura distrutta in un breve periodo di tempo.
Ha poi attaccato duramente i leader europei, accusandoli di essersi accodati all’amministrazione di Joe Biden. «I porcellini europei si sono immediatamente uniti al lavoro della precedente amministrazione americana, sperando di trarre profitto dal crollo del nostro Paese», ha affermato Putin.
Le dichiarazioni di linea dura del leader russo sono arrivate mentre funzionari statunitensi sostenevano che i recenti colloqui con l’Ucraina a Berlino avessero risolto circa il 90% delle questioni più difficili. Restano tuttavia forti dubbi sul fatto che Putin sia disposto a scendere a compromessi sulle sue richieste di ampia portata.
Putin ha ripetutamente insistito affinché Kyiv ceda le parti rimanenti della regione orientale del Donbas ancora sotto controllo ucraino, una richiesta che in alcuni momenti la Casa Bianca è sembrata avallare, ma che l’Ucraina ha respinto nettamente. Mosca ha inoltre chiesto rigidi limiti alle capacità militari ucraine, il divieto di presenza di truppe occidentali sul territorio ucraino e la fine del sostegno militare occidentale.
Mercoledì il leader russo ha anche negato che Mosca stia pianificando un’invasione di territori della Nato, sostenendo invece che sarebbe l’Alleanza ad aver avviato i preparativi per un possibile confronto militare con la Russia in vista del 2030.
