In tempi bui per l’Accademia della Crusca, in cui complici TikTok e i media digitali, tra gli adolescenti si è diffusa la moda di parlare in corsivo, anzi, in coorsivoooe, strisciando le vocali e allungando le parole, la nascita di Mundi – Museo nazionale dell’italiano rappresenta un evento di grande rilievo. Propone un viaggio nella storia della lingua italiana, dalle origini alle sue evoluzioni, con le sue cadute e rinascite, passando per il volgare, il rapporto con i dialetti, fino ai nostri giorni.
Il 6 luglio sono state inaugurate alla presenza del ministro della cultura Dario Franceschini, del sindaco Dario Nardella, del direttore generale dei musei statali Massimo Osanna e dei rappresentanti delle massime istituzioni linguistiche italiane coinvolte nell’operazione, le prime due sale di Mundi, che lo stesso Mic ha finanziato con ben quattro milioni di euro, nell’ambito del programma strategico Grandi Progetti Beni Culturali. Tuttavia, bisognerà attendere il prossimo anno per la conclusione dei lavori del museo.
Mundi occuperà due piani all’interno del complesso di Santa Maria Novella a Firenze. Intanto, due sale al piano terra dell’edificio museale, ospitano una mostra temporanea introduttiva, visitabile gratuitamente fino al 6 ottobre. Visibili alcuni straordinari cimeli come un’iscrizione pompeiana che testimonia i cambiamenti del latino parlato, preludio ai volgari d’Italia, o il “Placito di Capua”, atto giuridico del 960 nel quale appare la prima testimonianza ufficiale redatta in italiano. E ancora, il manoscritto Riccardiano 1035, nel quale Boccaccio, a pochi anni dalla morte di Dante, copia di propria mano la Commedia. A completare il quadro, il manuale culinario di Pellegrino Artusi e la sceneggiatura originale del film “Mamma Roma” autografata da Pier Paolo Pasolini. L’allestimento, nel suo complesso, arriverà a coprire oltre 2.000 mq di esposizione.
“Questo non è un semplice museo”, ha dichiarato il sindaco Nardella. “È un centro che utilizza linguaggi moderni e digitali per parlare al mondo, ed è anche un tributo a Dante e alla storia di Firenze. Per questo siamo grati al governo e al ministro Franceschini perché si è scelto di insediare qui il primo e l’unico museo dell’italiano.” Per il ministro Franceschini, Mundi sarà “un luogo di studio, ricerca, innovazione e si rivolgerà a studenti, studiosi e stranieri. Le prime due sale che aprono oggi al pubblico sono solo l’inizio di un percorso, che vedrà il completamento del museo nel 2023. Non sarà solo un luogo di esposizione, ma anche uno spazio di ricerca: il valore del nostro patrimonio linguistico è straordinario e va tutelato, e questo è uno dei modi per farlo.”