"Queer": Guadagnino ci regala un'intensa storia d'amore
Top

"Queer": Guadagnino ci regala un'intensa storia d'amore

Alla 81ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia era in concorso oggi "Queer", il nuovo film di Luca Guadagnino.

"Queer": Guadagnino ci regala un'intensa storia d'amore
Preroll

redazione Modifica articolo

3 Settembre 2024 - 18.04 Culture


ATF

Luca Guadagnino ci trasporta nella Città del Messico degli anni ’50 con Queer, un’opera cinematografica che esplora le profondità dell’anima umana. Basato sull’omonimo romanzo di William S. Burroughs, il film racconta la storia d’amore tra un uomo maturo e un giovane ragazzo; un’opera intensa e appassionata, che coinvolge fin dalle prime scene grazie alle performance straordinarie dei due protagonisti.

L’incontro tra William Lee (Daniel Craig), un espatriato solitario, e Eugene Allerton (Drew Starkey), un giovane ribelle, darà vita a una storia d’amore intensa e complessa, ambientata in un contesto sociale e culturale in continua evoluzione. Attraverso immagini evocative e una colonna sonora avvolgente, Guadagnino ci regala un’esperienza cinematografica che ci lascia senza fiato, affrontando temi universali come la solitudine, il desiderio e la ricerca di un’identità.

Prodotto da un consorzio internazionale che include Fremantle, The Apartment e la casa di produzione personale di Guadagnino, Queer è un progetto ambizioso. La sceneggiatura, scritta da Justin Kuritzkes, è fedele allo spirito del romanzo di Burroughs. Il film vanta un team tecnico di alto livello: la fotografia è affidata a Sayombhu Mukdeeprom, il montaggio a Marco Costa, la scenografia a Stefano Baisi e i costumi a Jonathan Anderson. La colonna sonora originale è composta da Trent Reznor e Atticus Ross, mentre il sound design è curato da Craig Berkey e Alessandro Bonfanti.

Leggi anche:  "Champagne - Peppino di Capri", iniziate le riprese del film

E mentre il mondo attende l’uscita della pellicola nelle sale, la Mostra del Cinema di Venezia propone un’ampia selezione di opere che spaziano da sperimentazioni audaci a ritratti intimisti, arricchendosi anche di ulteriori nuovi titoli.

In concorso oggi, Harvest di Athina Rachel Tsangari ci porta in un villaggio isolato, sconvolto dall’arrivo della modernità. Fuori concorso, troviamo documentari, serie tv e thriller: da 2073 di Asif Kapadia, che immagina un futuro distopico, a Maldoror di Fabrice du Welz, ispirato a un caso di cronaca nera.

Native

Articoli correlati