Le insidie nascoste delle case intelligenti: una panoramica sui rischi e le problematiche
Top

Le insidie nascoste delle case intelligenti: una panoramica sui rischi e le problematiche

Le case intelligenti, che utilizzano numerosi protocolli dell’IoT (internet delle cose) per connettere e controllare tutti i vari dispositivi, stanno diventando più popolari giorno dopo giorno.

Le insidie nascoste delle case intelligenti: una panoramica sui rischi e le problematiche
Case intelligenti
Preroll

globalist Modifica articolo

26 Giugno 2023 - 09.10


ATF

Nella tranquilla California del Sud, Lois, 102 anni, vive una vita che sembra essere uscita da un film di fantascienza. Con un semplice comando vocale, la sua televisione Smart trasmette il suo amato dramma western degli anni 60’; il suo assistente virtuale, Alexa, le annuncia le consegne di pacchi e risolve persino alcuni battibecchi durante le cene familiari.

La vita del signor Lois sembra un sogno per molti, ma in realtà gli esperti ci avvertono da diverso tempo di come le case intelligenti e gli oggetti perennemente connessi ad internet nascondono dei pericoli insospettabili.

Le case intelligenti, che utilizzano numerosi protocolli dell’IoT (internet delle cose) per connettere e controllare tutti i vari dispositivi, stanno diventando più popolari giorno dopo giorno. Secondo questa ricerca di Statista.com, nel 2025 gli apparecchi smart entreranno in oltre 480 milioni di case in tutto il mondo, con gli USA ad aprire la lunga lista. Se da una parte è vero che ci sono numerosi benefici, soprattutto in termini di risparmio energetico, dall’altra esistono dei rischi significativi.

Leggi anche:  Guida pratica al noleggio a lungo termine per privati

Il problema più grande in assoluto è quello relativo alla sicurezza. Molti dispositivi per la smart home non escono dalla fabbrica con delle giuste misure di sicurezza e, come afferma anche Lorenzo Ricciutelli di Domoticafull.it, sito specializzato in gadget di domotica e smart home, la maggior parte degli utenti non è in grado di pensare autonomamente ad aggiornare e mettere in sicurezza tutti i loro dispositivi. Quindi le password rimangono quelle di default, non vengono eseguiti importanti update di sicurezza e si è costantemente esposti a pericoli importanti.

La privacy è uno dei temi caldi quando si parla di domotica: gli assistenti virtuali di ogni grande azienda (Amazon, Google o Apple) sono sempre in ascolto grazie ad una serie di microfoni che deve ascoltare ogni singola nostra parola per attivarsi quando li chiamiamo. È già successo che qualche dipendente ascoltasse le conversazioni degli smart speaker, anche quelli posizionati in camera da letto.

La rapida crescita dei dispositivi per le case intelligenti si scontra anche con un altro problema: in caso di guasto o momentaneo malfunzionamento della linea internet non si ha il pieno controllo sulla gestione dell’illuminazione, della temperatura e di altri importanti parametri della casa.

Leggi anche:  Guida pratica al noleggio a lungo termine per privati

È fondamentale diventare “utenti consapevoli”, comprendendo i reali rischi di queste nuove applicazioni e prendendo le dovute precauzioni per proteggere la propria casa e la privacy della propria famiglia. Queste buone abitudini sono aggiornamenti firmware regolari, modifica delle password predefinite, installazione di un firewall sulla rete domestica e magari l’uso di una VPN per crittografare il traffico internet.

Nonostante il rischio, apprezzare la casa intelligente e domotica è facile: apre le porte su un livello di comodità e di comfort senza precedenti, migliorando la vita di persone con disabilità motorie e non solo; senza considerare il notevole risparmio energetico con conseguente riduzione dell’impatto ambientale.

Per il momento dobbiamo attendere la naturale evoluzione di questo settore, capitanato dalle migliori aziende tech del mondo, che sapranno senza ombra di dubbio risolvere tutti gli aspetti negativi che una rivoluzione totale porta con sé.

Native

Articoli correlati