Borrell: "Sanzioni ai membri della Duma che hanno votato per i riconoscimento di Donetsk e Luhansk"
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Borrell: "Sanzioni ai membri della Duma che hanno votato per i riconoscimento di Donetsk e Luhansk"

LAlto Rappresentante dell'Ue Josep Borrell, in conferenza stampa a Bruxelles Borrell spiega le sanzioni alla Russia,

Borrell: "Sanzioni ai membri della Duma che hanno votato per i riconoscimento di Donetsk e Luhansk"
Joseph Borrell
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22 Febbraio 2022 - 19.02


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“E’ evidente che le sanzioni non hanno effetti miracolosi, fanno male e costano. Pensiamo che la storia non è finita. Le sanzioni non sono come un semaforo rosso. Fanno male economicamente”. Lo spiega l’Alto Rappresentante dell’Ue Josep Borrell, in conferenza stampa a Bruxelles.

“Abbiamo preferito conservare alcune capacità di deterrenza – aggiunge – per rispondere a nuove azioni della Russia e temiamo molto che ce ne saranno. C’è un arsenale, dobbiamo seguire gli avvenimenti”, spiega. “Pensiamo” che il pacchetto approvato rappresenti un “buon equilibrio” tra l’esigenza di avere un “pacchetto forte” e quella di avere “munizioni di riserva” conclude Borrell.

 L’Ue si appresta a sanzionare i deputati della Duma russa che hanno votato il riconoscimento delle repubbliche secessioniste di Donetsk e Luhansk, le “principali banche russe” e farà in modo che Mosca non possa più collocare titoli di Stato nell’Ue. Lo spiega l’Alto Rappresentante dell’Unione Europea Josep Borrell, in un’intervista trasmessa dall’emittente francese FranceInfo.

Sanzioni ai membri della Duma

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“Ci saranno sanzioni personali – dice – per colpire i responsabili delle decisioni prese, come i parlamentari russi e i responsabili del settore militare. Ci saranno sanzioni economiche, per le esportazioni della regione del Dnbass, esattamente come avevamo fatto. E avremo delle sanzioni finanziarie, contro le banche russe che lavorano e finanziano gli oligarchi, le persone che in un modo o nell’altro fanno parte del governo e del suo entourage”.

“Sanzioniamo – continua Borrell – i membri della Duma che hanno votato il riconoscimento delle due repubbliche: tutti quelli che l’hanno votato e il personale che partecipa alle campagne di disinformazione, le persone che guidano le operazioni militari, l banche. E faremo in modo che lo Stato russo non possa più finanziarsi in Europa. Il nome delle banche fa parte delle decisioni dei colleghi.

Si tratta delle principali banche russe. Soprattutto, ostacolare, per quanto possiamo, il finanziamento dello Stato russo, le sue emissioni di debito”. Non si tratta, precisa, dell’esclusione dal sistema Swift.

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