Wagner e Prigozhin: breve storia del gruppo nazista guidato dall'oligarca amico di Putin fino a quando...
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Wagner e Prigozhin: breve storia del gruppo nazista guidato dall'oligarca amico di Putin fino a quando...

Fin dal nome era un omaggio al regome nazista. Poi l'arrivo di Prigozhin amico di Putin ha trasformato il gruppo in una compagnia di ventura per le operazioni sporche del Cremlino

Wagner e Prigozhin: breve storia del gruppo nazista guidato dall'oligarca amico di Putin fino a quando...
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24 Agosto 2023 - 10.09


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Il Gruppo Wagner è un’organizzazione paramilitare russa con rapporti stretti con gli apparati di sicurezza di Mosca, inclusa l’intelligence. È stato anche identificato come una compagnia militare privata presumibilmente legata a Yevgeny Prigozhin, un imprenditore russo associato al presidente Vladimir Putin.

Origini – Fondato nel 2013, il Gruppo Wagner ha avuto origine dalle ceneri degli Slavonic Corps, un’altra compagnia militare privata che si sciolse a seguito di una serie di scandali. La milizia ha operato in Siria, offrendo servizi di sicurezza principalmente a cittadini russi.

Il nome a ispirazione nazista – Il nome del gruppo trae ispirazione dal rinomato compositore tedesco Richard Wagner. Questa scelta fu compiuta dal primo leader dell’organizzazione, Dmitri Utkin, un ex ufficiale dell’intelligence militare del Gru, il servizio di informazioni delle forze armate russe. Utkin era spesso identificato con questo nome in codice a causa della sua affinità per ideologie ed estetiche di stampo nazista. Utkin aveva anche tatuati sul collo i simboli delle Ss.

Composizione dei membri – Inizialmente, all’avvio dell’invasione in Ucraina, si stima che il gruppo contasse circa 50.000 membri. Tuttavia, l’organizzazione ha subito significative perdite durante i combattimenti contro le forze ucraine. In un videomessaggio in cui critica l’establishment russo, Yevgeny Prigozhin menziona la disponibilità di “25.000 uomini pronti a sacrificarsi”. Secondo alcune fonti, oltre l’80% dei membri dell’organizzazione sarebbe stato reclutato dalle carceri, mentre il restante contingente sarebbe composto da mercenari. Tra i combattenti più esperti figurano veterani congedati dalle forze di sicurezza e dall’intelligence russe, nonché ex militari provenienti da Paesi slavi come la Serbia.

Posizioni e attività – Il gruppo è stato inizialmente impiegato in territorio ucraino, operando nel Donbass tra il 2014 e il 2015 a sostegno delle forze separatiste filorusse delle regioni di Donetsk e Lugansk. Successivamente, ha partecipato all’invasione russa su larga scala avvenuta nel febbraio 2022, dove ha cercato ripetutamente di individuare e attaccare il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Oltre all’Ucraina, il gruppo ha preso parte a conflitti in Siria, Libia e Mali. Purtroppo, in vari teatri di guerra, i membri dell’organizzazione sono stati accusati di gravi crimini come stupri e torture.

Comandante – Alla guida del gruppo si trova Yevgeny Prigozhin, un oligarca russo e stretto collaboratore di Vladimir Putin. Non si conoscono molti dettagli sulla sua biografia, ma è nato l’1 giugno 1961 ed è sposato con Ljubov’ Valentinovna Prigožina, proprietaria di una rete di boutique chiamata Muzej šokolada a San Pietroburgo. In passato era stato in galera per reati comuni.

Prigozhin è famoso con il soprannome di “il cuoco di Putin” a causa dei ristoranti e delle attività di catering da lui gestite, che hanno ospitato cene con la partecipazione del presidente russo e di dignitari stranieri. Oltre al suo coinvolgimento nel Gruppo Wagner, Prigozhin possiede un vasto impero aziendale che spazia dall’industria alimentare a quella dei diamanti e comprende anche le cosiddette “fabbriche di troll” della disinformazione russa.

Rapporti complessi con il Cremlino – Secondo fonti, il governo di Mosca avrebbe stanziato fino a 100 milioni di dollari (90 milioni di euro) al mese per sostenere finanziariamente la milizia. Tuttavia, nonostante questo sostegno, Prigozhin non ha esitato a rivolgere critiche e attacchi pubblici alle alte sfere militari russe. Tra i suoi principali oppositori figurano il capo dello Stato maggiore Valery Gerasimov e il ministro della Difesa Serghei Shoigu. Anche Ramzan Kadyrov, il leader ceceno fortemente legato a Putin, si è schierato contro Prigozhin, definendo la ribellione del Gruppo Wagner come un “tradimento” e “un’autentica insurrezione armata”.

Motivi della ribellione – La ribellione guidata da Prigozhin è emersa in seguito a una serie di accuse contro il governo russo. Il leader del Gruppo Wagner ha criticato aspramente l’esercito russo, definendolo una “bolla d’aria scoppiata”, e ha messo in discussione apertamente il ministero della Difesa, mettendo in dubbio le motivazioni ufficiali dell’operazione militare in Ucraina.

Prigozhin ha affermato che all’inizio dell’invasione su vasta scala, la situazione nel conflitto del Donbass non differiva significativamente da quella degli anni precedenti. Sostiene che non c’era una “aggressione folle” da parte dell’Ucraina, che non stava pianificando un attacco alla Russia insieme alla NATO, come dichiarato dal presidente russo. Secondo Prigozhin, il ministero della Difesa russo, rappresentato da Shoigu, avrebbe “ingannato” sia la società che Putin stesso.

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