L'Anpi: "Incriminazione dell'ex consigliere leghista Santucci per apologia di nazismo"
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L'Anpi: "Incriminazione dell'ex consigliere leghista Santucci per apologia di nazismo"

Una nota dell'Anpi Provinciale di Roma: "Il pesce puzza sempre dalla testa, il sottosegretario Durigon col suo comportamento copre e incoraggia comportamenti ancora peggiori"

Andrea Santucci
Andrea Santucci
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14 Agosto 2021 - 19.20


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Non si può accettare che i fascisti facciano i loro porci comodo e non è accettabile la continua apologia dei criminali.

“Non sappiamo se il caldo ferragostano ha dato alla testa all’ex consigliere comunale leghista di Colleferro o se, semplicemente, l’avvicinarsi di una nuova importante tornata elettorale riporta i fascisti alla luce del giorno. Certamente se un sottosegretario al Ministero dell’Economia può permettersi di proporre che il parco di Latina intitolato ai magistrati Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, martiri con Francesca Morvillo e con le loro scorte nella lotta contro la mafia, venga reintitolato al gerarca fascista Arnaldo Mussolini, allora anche un qualunque seguace locale può proporre che piazzale dei Partigiani a Roma venga reintitolato, addirittura, ad Adolf Hitler”. 

E’ quanto si legge in una nota dell’Anpi Provinciale di Roma.

“Il pesce puzza sempre dalla testa- si legge ancora- il sottosegretario Durigon col suo comportamento copre e incoraggia comportamenti ancora peggiori, anche per questo deve dimettersi immediatamente, come richiesto dal presidente nazionale ANPI.

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L’ANPI provinciale di Roma, con le sezioni di Colleferro e dei Vigili del Fuoco, corpo cui il tale afferma di appartenere, chiedono invece l’immediata incriminazione di Andrea Santucci per apologia del fascismo, ovvero del nazismo. L’apologia di Hitler è l’apologia dell’eliminazione fisica dell’opposizione antifascista, delle torture sistematiche, dello scatenamento della seconda guerra mondiale, del genocidio degli ebrei, dei rom e dei sinti, delle stragi di civili e dei campi di sterminio. Non possiamo, non vogliamo e non dobbiamo tollerare”.

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