Il consigliere No-Vax di Trieste Ugo Rossi è stato sospeso dalla carica di consigliere comunale. Lo ha annunciato con una nota la Prefettura.
“Il provvedimento è stato preso, spiega la nota, “a seguito dell’ordinanza di applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari n. 530/22 R.G.N.R. e n. 288/22 R.G. G.I.P., adottata dal G.I.P. del Tribunale di Trieste, nei confronti del medesimo, sottoposto ad indagine per il reato di resistenza a pubblico ufficiale”.
La reazione del sindaco di Trieste
Nella vita bisogna comportarsi in maniera adeguata. Quando uno poi tira troppo la corda, questa si spezza. Il prefetto ha preso questo provvedimento di sospensione, ha applicato la legge dello Stato”.
Il sindaco di Trieste, Roberto Dipiazza, commenta così per la Dire la sospensione da consigliere comunale di Ugo Rossi (3V), agli arresti domiciliari a Udine per resistenza a pubblico ufficiale.
L’espulsione dal Consiglio, spiega il primo cittadino, non è in questione e difficilmente ci si arriverà. “Chi è eletto dal popolo, è eletto dal popolo, non si può espellere uno, almeno finché non finisce nelle patrie galere. E poi comunque arriva un altro”, aggiunge Dipiazza. Poi precisa: “Non è che io ce l’ho con Rossi, ma mi sembra che abbia avuto una condanna e ha preso 5 mesi. Ma poi ha una denuncia da parte dei magistrati cui ha dato dei ‘venduti’- continua-, una della Comunità ebraica, una della Polizia locale, una denuncia privata di una signora che ha spintonato. Insomma, se si mangia la
condizionale, va in galera, e non può più fare il consigliere, credo. In verità- ammette il sindaco- è la prima volta in 25 anni che mi occupo di una cosa del genere quindi non sono molto pratico, anche perché non avrei mai pensato di vedere una roba simile”.