Firenze, il dirigente scolastico: "Altro che rissa, ma azione squadristica fascista"
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Firenze, il dirigente scolastico: "Altro che rissa, ma azione squadristica fascista"

Il dirigente scolastico dell'istituto superiore Salvemini-Duca D'Aosta di Firenze, Luca Stefani, in una circolare indirizzata al liceo Michelangiolo e all'intera città di Firenze, dopo l'aggressione da parte di giovani di Azione studentesca

Firenze, il dirigente scolastico: "Altro che rissa, ma azione squadristica fascista"
Aggressione fascista al liceo Michelangiolo di Firenze
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20 Febbraio 2023 - 22.30


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«L’episodio non può essere rubricato come `rissa´. La sua matrice è evidente e non dobbiamo avere timori a catalogarla come vera e propria `azione squadristica´ tipica della mala pianta del fascismo che è dura a morire e si ripropone come funesto rigurgito anche nel ventunesimo secolo».

 È quanto scrive il dirigente scolastico dell’istituto superiore Salvemini-Duca D’Aosta di Firenze, Luca Stefani, in una circolare indirizzata al liceo Michelangiolo e all’intera città di Firenze, dopo l’aggressione da parte di giovani di Azione studentesca, avvenuta sabato scorso ai danni degli studenti del liceo classico.

Per Stefani, quanto accaduto a uno studente «di fronte alla sua scuola della Repubblica Italiana, nata dalla resistenza al nazi/fascismo, e in Firenze Medaglia D’oro per la Resistenza, ci riporta con la memoria ai tempi bui del c.d. `ventennio´ dove imperava il pensiero unico e la vita delle persone era scandita da riti propagandistici ossessivi e deliranti. La violenza squadrista, come allora, si ripropone oggi con tutta la sua violenza ed aggressività ideologica e fisica».

 Il preside, continua la circolare, evidenzia che «nella vita è necessario schierarsi e, senza accontentarci di tiepide deprecazioni per l’accaduto, tutti noi dobbiamo schierarci contro il fascismo e la sua malsana ideologia basata sulla violenza che nella Repubblica Italiana per Costituzione non può avere assolutamente diritto ad esistere. Dobbiamo vigilare e tenere alta la guardia e sfidare ogni veleno autoritario ed antidemocratico che in maniera strisciante riaffiora dalla palude della storia come un’Idra le cui teste non sono mai state del tutto mozzate. Si invitano i docenti – conclude – a dare lettura della presente alle classi». 

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