Sassoli e Von Der Leyen a Fossoli: "Preoccupano gli attacchi alla democrazia, restiamo vigili"
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Sassoli e Von Der Leyen a Fossoli: "Preoccupano gli attacchi alla democrazia, restiamo vigili"

Il presidente del parlamento europeo in visita al campo di concentramento dove venivano fucilati i partigiani mentre altri venivano mandati nei lager del nord

Sassoli in visita a Fossoli
Sassoli in visita a Fossoli
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11 Luglio 2021 - 10.51


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La visita di Ursula Von der Leyen a Fossoli è occasione per l’Europa per ribadire la forza di volontà contro gli attacchi alla democrazia che stanno avvenendo ai giorni nostri, e ogni riferimento sembra essere rivolto a Ungheria e Polonia.

“Il campo di Fossoli è un simbolo di quell’orrore. Cinquemila persone portate nei campi dell’Europa centrale, prigionieri fucilati perché leader della Resistenza. Naturalmente vogliamo ricordare che la democrazia e le nostre istituzioni devono essere anche vigili, perché quello che succede in Europa oggi è preoccupante: discriminazioni, violenze, attacchi alla magistratura, alla libertà di stampa.

Per noi tutto questo è intollerabile e non si concilia con i nostri valori. Abbiamo degli strumenti sanzionatori inediti e vogliamo usarli”.

Così David Sassoli, presidente del Parlamento Ue, in visita a Fossoli con Ursula von Der Leyen.

 E’ la prima visita ufficiale insieme in Italia di Sassoli e von der Leyen: “E’ un messaggio per dire che le nostre istituzioni considerano la memoria il fondamento della nuova Europa – sottolinea Sassoli – E’ la memoria del punto più alto di dolore che si è sviluppato in Europa nella storia contemporanea ed è stata il punto di partenza per la ricostruzione dei nostri Paesi, per dare vita alle nostre Costituzioni, per dare vita a un’Europa della pace, contro l’Europa della guerra”.

Leggi anche:  Von der Leyen contro lo "smembramento" dell’Ucraina alla vigilia dei negoziati guidati dagli Stati Uniti

Sull’uso di strumenti sanzionatori chiarisce, “vogliamo usarli. Perché le nostre istituzioni custodiscono un grande patrimonio di umanità e credo che sia importante oggi presentarsi sulla scena globale, internazionale, come un’Europa che difende i suoi valori, i suoi diritti e i suoi Trattati.

Ecco perché siamo molto impegnati a fare in modo che piani di ripresa e il dibattito sullo Stato di diritto corrano di pari passo”.

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