Nicola Fratoianni, parlamentare dell’Alleanza Verdi Sinistra e segretario nazionale di Sinistra Italiana, in una nota è tornato a denunciare l’emergenza dei morti sul lavoro, con un focus sulle vittime più giovani.
«La vita di chi è al lavoro a faticare continua a non valere nulla. Dal 2017 al 2021 – continua – in Italia sono morti sul lavoro 74 ragazzi fino ai 18 anni. Di questi, in 7 avevano meno di 14 anni. Le denunce per infortuni sul lavoro di ragazzi arrivate all’Inail sono oltre 350mila nello stesso lasso di tempo. Sono numeri impressionanti comunicati ieri da Unicef Italia».
«Nel silenzio della strage di Stato dei lavoratori che continua pure oggi nel nostro Paese – ha aggiunto Fratoianni – ce n’è un’altra ancora più grave e ancora più silenziosa che riguarda i nostri giovani. È accettabile che in uno dei Paesi più ricchi e avanzati del mondo, la vita valga meno degli interessi e della produzione di ricchezza? Davvero chi è governo del Paese pensa che la scuola debba diventare una grande agenzia interinale per fornire manodopera a basso costo?»
«Vogliono fare la riforma della giustizia – conclude – ma mica pensano all’aggravante del reato di omicidio sul lavoro».
