La Lega chiede la testa del direttore del museo Egizio accusandolo (falsamente) di essere razzista contro i cristiani
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La Lega chiede la testa del direttore del museo Egizio accusandolo (falsamente) di essere razzista contro i cristiani

La richiesta di allontanamento è giunta dopo l'intervento del vicesegretario della Lega, Andrea Crippa, che ha definito Greco "razzista contro gli italiani" e lo ha accusato di gestire la struttura in modo ideologico.

La Lega chiede la testa del direttore del museo Egizio accusandolo (falsamente) di essere razzista contro i cristiani
Christian Greco
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21 Settembre 2023 - 20.02


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l ministro della Cultura ha ricevuto la richiesta di allontanare il direttore del Museo Egizio di Torino, Christian Greco.

La richiesta di allontanamento è giunta dopo l’intervento del vicesegretario della Lega, Andrea Crippa, che ha definito Greco “razzista contro gli italiani” e lo ha accusato di gestire la struttura in modo ideologico.

Dal profilo Facebook del museo è giunta un’espressione di solidarietà al direttore: “Ringraziamo per il vasto e affettuoso sostegno e per la stima che state dimostrando al nostro direttore. Il Museo Egizio è completamente in sintonia con le dichiarazioni del direttore. Preghiamo di mantenere un tono civile come il suo. E continuiamo a lavorare”.

Lo sconto solo per i cittadini musulmani

 “Qualche anno fa – racconta Crippa ad Affari Italiani – Greco decise uno sconto solo per i cittadini musulmani e io chiesi ai cittadini di protestare inondando il centralino di telefonate. Lui mi denunciò, fui condannato in primo grado e assolto in secondo, vincendo la causa. E’ un direttore di sinistra che ha gestito il Museo Egizio di Torino in modo ideologico e razzista contro gli italiani e i cittadini di religione cristiana. Ha fatto sconti solo per i musulmani e mai per chi professa altre religioni. Va cacciato subito, meglio quindi se fa un gesto di dignità e se ne va lui. Incredibile che dopo aver gestito il museo in modo ideologico ora chieda di mantenere la poltrona al governo di Centrodestra”.

Il leghista dice cose false. Lo sconto non era rivolto ai musulmani ma ai cittadini egiziani (l’Egitto è tecnicamente il proprietario di ciò che sta nel museo, ndr) a ai madrelingua arabi. Ora lo sanno pure i sassi – ma non gli ingnoranti – che i cristiani di madrelingua araba sono milioni. In Palestina, in Siria, nel Libano, in Iraq. In Egitto i cristiani copti sono milioni.

“E’ un razzista contro italiani e cristiani”

 “Il Museo Egizio di Torino – prosegue – viene pagato dai cittadini e lui ascolta solo la sinistra. E’ un razzista contro italiani e cristiani. Si dimetta subito farebbe più bella figura”. Il direttore del Museo Egizio ha rilasciato interviste su diversi quotidiani, ad esempio in un colloquio con La Stampa dal titolo ‘solo in Italia esiste l’ingerenza politica, ognuno faccia il proprio mestiere’, Greco osserva: “Nei miei 7 anni di lavoro all’estero come ho raccontato nel 2014 agli stati generali della Cultura non ho mai visto un politico. Ognuno deve fare il proprio lavoro – dice – il politico mostra la strada, i tecnici lavorano agli obiettivi ed altri tecnici giudicheranno”.

A chi spetta la nomina del direttore

 Come spiega il sottosegretario Vittorio Sgarbi, però, la nomina del direttore del Museo Egizio “non dipende da me, non dipende dal ministro Sangiuliano e non dipende dal ministero. Ma dalla presidente della Fondazione del Museo delle Antichità egizie, Evelina Christillin, nominata da Franceschini. E’ inutile chiedere la sua cacciata. Greco non può essere cacciato e anzi potrebbe anche essere riconfermato”.

La presidente del museo: “Vogliamo lavorare in silenzio”

 “Nel pieno rispetto di tutte le opinioni politiche e del lavoro accurato e professionale dei media, vorremmo chiedere, con tranquillità e cortesia, di poter continuare la nostra attività con impegno e in silenzio”.

Così Evelina Christillin, presidente del Museo Egizio. “Ci aspetta un anno molto intenso per celebrare, nel 2024, il bicentenario del Museo Egizio, eccellenza italiana nel mondo – afferma Christillin – e vorremmo farlo con coscienza e rigore, da uomini e donne di cultura. Ogni discussione che esuli da questo ambito, non è e non deve essere di nostra competenza”.

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