Luigi Di Maio è tra le figure più assurde degli ultimi decenni della storia politica italiana, un’inversione a U così palese e smaccata non la si vedeva da tanto. Intervistato da Rai 3, durante la trasmissione In Mezz’ora, l’ex esponente del M5s – diventato a soli 37 anni Rappresentante speciale dell’Ue per la regione del Golfo Persico – ha definito chiusa per sempre la sua carriera politica
“Dove mi collocherei oggi nello spettro politico italiano? Io ora al massimo sono collocato a Bruxelles, a volte nel Golfo, nient’altro. Non è in linea col mio mandato esprimere un parere del genere, ma in generale credo che per me sia in qualche modo finita un’era e che sia finita un’era politica per l’Italia, con le ultime elezioni”.
“Se ho fatto la scelta giusta a uscire dal Movimento 5 Stelle? Avevo un’idea diversa sul governo Draghi e sull’Ucraina e quella scelta poi mi ha portato a presentarmi alle elezioni, e gli italiani sono stati molto chiari nei miei confronti, non abbiamo preso neanche l’1%. Quindi, come dicevo, si chiude una fase, e la cosa importante in questi casi, quando poi alle elezioni arrivano i risultati e non sono lusinghieri, è evitare l’accanimento terapeutico”.
“Non aspettatevi niente da me nei prossimi mesi. Sul piano politico e delle europee proprio nulla, ma in generale. Fortunatamente tutti e 27 gli Stati membri dell’Unione europea hanno deciso di darmi questo incarico fino al 2025. Il mio è un incarico totalmente incompatibile con azioni politiche e come ho già detto non sto pensando alla politica né in questo momento né per il futuro”.