Giulia Cecchettin, Fratoianni (Avs): "La scuola è un luogo decisivo per costruire nuovi percorsi"
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Giulia Cecchettin, Fratoianni (Avs): "La scuola è un luogo decisivo per costruire nuovi percorsi"

Femminicidi, Fratoianni (Avs): "Penso che la scuola debba essere un altro luogo decisivo per costruire dei processi formativi e processi educativi di rispetto e di educazione amorosa, e con percorsi di emancipazione".

Giulia Cecchettin, Fratoianni (Avs): "La scuola è un luogo decisivo per costruire nuovi percorsi"
Nicola Fratoianni
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20 Novembre 2023 - 14.15


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Il segretario nazionale di Sinistra Italiana, Nicola Fratoianni, parlamentare dell’Alleanza Verdi Sinistra è intervenuto ai microfoni di Rainews24 per parlare della questione femminicidi, dopo il brutale assassinio di Giulia Cecchettin.

«C’è sempre più la necessità di mettere in gioco un altro luogo, un’altra dimensione che sia in grado per la sua natura di prevenire, certo non risolve ogni problema ma rispetto alla specificità dei percorsi di formazione, penso che la scuola debba essere un altro luogo decisivo per costruire dei processi formativi e processi educativi di rispetto e di educazione amorosa, e con percorsi di emancipazione».

«La scuola è una delle occasioni decisive e lo dico davvero senza polemica, perché in un momento come questo non serve, ma io non sono convintissimo che la scelta fatta del minuto di silenzio nelle scuole per ricordare Giulia sia la scelta più opportuna. Penso che si sarebbe dovuto dedicare un momento di riflessione e di discussione, è necessario parlare a scuola di quello che è successo per la formazione e la costruzione di processi di consapevolezza e di superamento degli stereotipi maschilisti di cui siamo intrisi». 

«Quando si è fatta la discussione anche recentemente nell’aula di Montecitorio su questi temi proprio sull’educazione sessuale e sull’ educazione all’affettività si è registrata una frattura molto forte, c’è stato uno scontro molto duro con settori della maggioranza che hanno addirittura accusato le opposizioni di voler fare scelte aberranti. Lungi da me dal pensare che la famiglia non debba avere un ruolo nel percorso educativo, ma restiamo convinti che sia nella scuola la possibilità centrale di un intervento di fondo.

E mi auguro davvero che si possano trovare convergenze, anche se guardando alla qualità del dibattito pubblico e all’impianto culturale che è emerso da parte da buona parte di questa destra sono meno ottimista. Ma questo non significa naturalmente che non continueremo a provarci: è fin dal 2013, da quando sono entrato in Parlamento che avanziamo una proposta per l’introduzione dell’educazione sessuale nelle scuole, perché si educhi al rispetto e all’affettività. Su questo terreno è giusto continuare ad insistere e lo faremo».

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