Case green, Pichetto Fratin contro la Ue: "La direttiva non è adeguata al contesto italiano"
Top

Case green, Pichetto Fratin contro la Ue: "La direttiva non è adeguata al contesto italiano"

Case green, Pichetto Fratin: "La direttiva, seppur migliorata, non è adeguata al contesto italiano, dove il 70 per cento dei fabbricati ha oltre 70 anni. Una situazione che espone gli italiani a spese rilevanti per l'efficientamento"

Case green, Pichetto Fratin contro la Ue: "La direttiva non è adeguata al contesto italiano"
Il neo ministro dell`Ambiente Gilberto Pichetto Fratin
Preroll

globalist Modifica articolo

22 Aprile 2024 - 10.58


ATF

Il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin, intervenendo all’iniziativa «Build in Italy – l’Italia che Abiteremo by Remind», a Palazzo Ferrajoli, ha contestato la direttiva “case green” dell’Unione Europea.

«Il tema della sostenibilità nell’immobiliare è uno snodo strategico della transizione ecologica che incrocia la tutela del nostro patrimonio culturale e una risposta efficace alle esigenze di decarbonizzazione. E’ importante non temere il cambiamento, ma sapere quindi cogliere quello che è l’opportunità, che è solo un mutamento strategico del modello di sviluppo può innescare verso il futuro».

«Dobbiamo modernizzarci. Questa è la sfida che il nostro Paese dovrà affrontare avendo l’accortezza di tenere i piedi bene per terra, cercando di gestire questo cambiamento epocale dato dalla transizione ecologica. Un mutamento imposto, in primo luogo, dagli effetti del cambiamento climatico e reso ancor più complesso dalle turbolenze dei conflitti geopolitici che purtroppo ci sono vicini. Ma dobbiamo cercare di vivere questa transizione ecologica, energetica, ambientale come un’opportunità per essere i primi a dare un esempio per gli altri Paesi, come è accaduto nella trattativa sugli imballaggi».

«E vorrei anche qui ribadire che la recente approvazione della direttiva case green in Europa non tiene conto di tutte le esigenze, invece, delle caratteristiche del nostro Paese, anche se è migliorata molto. Un dissenso che abbiamo espresso e argomentato in tutte le sedi, ma che non mette in discussione l’impegno che abbiamo assunto sul fronte della decarbonizzazione e al 2050. La direttiva, seppur migliorata, non è adeguata al contesto italiano, dove il 70 per cento dei fabbricati ha oltre 70 anni. Una situazione che espone gli italiani a spese rilevanti per l’efficientamento, rendendo l’obiettivo zero emissioni degli immobili entro il 2050 certamente molto più complesso e molto più oneroso».

«Le nostre azioni – ha sottolineato Pichetto – dovranno essere graduali al fine di attuare questo percorso con intelligenza. Interventi che devono coniugare gli obiettivi ambientali con la tutela socio-economica degli italiani e delle fasce più deboli».

Native

Articoli correlati