Il Partito Democratico, M5s e le altre forze di opposizione hanno espresso dure critiche alla legge di bilancio approvata dal governo Meloni, definendola un provvedimento sbagliato e lontano dai reali bisogni del Paese.
La segretaria del Pd, Elly Schlein, ha denunciato come la spesa pubblica negli ultimi tre anni sia diminuita su sanità, scuola, ricerca, politiche industriali e casa, mentre è aumentata solo quella militare, in prospettiva di raggiungere il 5% del PIL come richiesto dal presidente americano Donald Trump.
Secondo Schlein, si tratta di un provvedimento irrealistico e pericoloso, che dimostra come le priorità del governo siano rivolte a rafforzare gli armamenti a scapito dei servizi essenziali per i cittadini. “Meno soldi per la sanità e più per le armi”, ha detto, sottolineando come la manovra non affronti le emergenze sociali e economiche del Paese.
Matteo Renzi, segretario di Italia Viva, ha definito il testo della manovra un “compitino svogliato”, osservando che anche gli elettori di destra sono delusi dal modo in cui la maggioranza ha gestito il bilancio, con un aumento della pressione fiscale, del debito e senza misure efficaci per bloccare la fuga dei cervelli o sostenere imprese e famiglie.
Renzi ha aggiunto che se il centrosinistra riuscirà a presentarsi unito nel 2026, le prospettive politiche potrebbero cambiare radicalmente.
Le critiche non si sono limitate al Pd e a Italia Viva: Nicola Fratoianni di Alleanza Verdi e Sinistra ha ribadito la necessità di dirottare le risorse destinate agli armamenti verso la sanità, mentre Giuseppe Conte del Movimento 5 Stelle ha sostenuto in Aula che l’aumento della spesa militare andrebbe fermato e i fondi utilizzati per rafforzare il Servizio Sanitario Nazionale, pur vedendo bocciati i propri emendamenti.
Nel complesso, i principali esponenti dell’opposizione hanno accusato la manovra di non affrontare il caro vita, di non sostenere adeguatamente le famiglie e i lavoratori, di mantenere una crescita debole o nulla e di favorire esclusivamente i più ricchi, confermando un ampio dissenso politico che attraversa trasversalmente tutti i partiti contrari alla maggioranza.
