Il fascino delle piramidi continua a colpire. Non senza mistero. Un team internazionale di architetti e scienziati ha osservato “anomalie termiche” nelle piramidi di Giza. Le fotocamere termiche, “Scan Pyramids”, hanno rilevato temperature più elevate in tre pietre adiacenti alla base della Grande piramide.
“Scan Pyramids”, è stata lanciata il 25 ottobre scorso da un équipe di ricercatori egiziani, francesi giapponesi e canadesi, che aprono la strada a una molteplicità di possibili interpretazioni.
La tecnologia e le possibili cause.Un’anomalia “particolarmente impressionante” è stata rilevata vicino a terra sulla facciata est della piramide di Cheope e nella parte superiore del monumento. La temperatura della superficie della piramide è più o meno omogenea a parte questi tre blocchi su cui la temperatura è di 6 gradi superiore a tutto il resto. Come si può notare osservando le immagini delle telecamere termiche dove appaiono dei colori caldi mentre il resto del monumento è caratterizzato da tinte fredde che spaziano dal blu al magenta.
Grazie a una tecnologia agli infrarossi hi-tech e a scanner ultra sofisticati, i ricercatori hanno potuto sondare le piramidi di Cheope e Chefren, che con quella di Micerino si ergono nella piana di Giza, e le due di Dahchur, a sud del Cairo.
Tra le possibili cause del fenomeno l’esistenza di camere vuote all’interno del monumento, correnti d’aria interne o l’utilizzo di materiali costruttivi differenti.
La ricerca. La scoperta giunge nell’ambito di una ricerca internazionale a caccia di camere nascoste nelle tre piramidi della spianata, monumenti funebri dei faraoni Cheope, Chefren e Micerino, costruiti durante la quarta dinastia, tra il 2613 e 2494 avanti Cristo. Lo studio Scan Pyramids, iniziato il 25 ottobre, si protrarrà fino a fine 2016.
Gli scienziati, si legge in un comunicato della missione di ricerca, hanno notato una quantità di anomalie termiche su tutti i monumenti esaminati ma una di queste, soprattutto, è considerato particolarmente impressionante. Si trova sulla superficie della piramide di Cheope, vicino al suolo. Come ha spiegato il ministro alle Antichità egiziano Mamdouh Eldamaty.
“Questa zona segnala una temperatura diversa. Che cosa potrebbe celarsi all’interno di questo tempio funerario? È una domanda che intriga tutti gli egittologi, soprattutto quelli interessati all’architettura egizia”, ha sottolineato Eldamaty .