50 anni fa il primo satellite italiano conquistava lo spazio
Top

50 anni fa il primo satellite italiano conquistava lo spazio

Alla Sapienza si celebra il cinquantenario del lancio del San Marco B dalla base di Malindi e si discute di Space Economy e della partecipazione italiana nel settore.

La piattaforma di lancio di Malindi, Kenya
La piattaforma di lancio di Malindi, Kenya
Preroll

globalist Modifica articolo

26 Aprile 2017 - 22.16


ATF

di Fulvia Croci

Era il 26 aprile del 1967 quando il San Marco B partiva alla volta dello spazio diventando il primo satellite italiano a prendere il volo dalla base di Malindi, in Kenya . Sono passati 50 anni da quel giorno e la facoltà di Ingegneria Civile e Industriale dell’Università “La Sapienza” ha celebrato la ricorrenza ospitando l’evento “L’Italia dal progetto San Marco alla Space Economy”.

Completata nel 1967, la base di Malindi è stata la prima al mondo a dotarsi di una piattaforma oceanica ed è stata  realizzata in soli due anni da un gruppo di docenti universitari e ufficiali dell’Aeronautica. La giornata si è articolata in due sessioni: la prima dedicata alla celebrazione del lancio, e la seconda centrata sulla Space Economy con particolare attenzione al ruolo che l’Italia ha in questo settore.

Nel dettaglio, si sono valutati i progressi che il mondo scientifico e industriale nazionale ha compiuto in mezzo secolo, dalle origini fino ad arrivare alle recenti attività nel settore lanciatori, veicoli di rientro e applicazioni satellitari. All’evento hanno preso parte diverse personalità del mondo accademico istituzionale e industriale e in rappresentanza dell’ASI il presidente Roberto Battiston: “Se oggi possiamo parlare di spazio italiano è grazie a pionieri come Luigi Broglio e dalle lungimiranti scelte politiche fatte nei decenni”.

I lavori sono stati aperti dal saluto del rettore Eugenio Gaudio e da un’introduzione curata da Marcello Onofri, direttore del Centro di Ricerca Aerospaziale della Sapienza. La prima sessione ha visto la partecipazione di testimoni dell’epoca, con la proiezione di filmati e immagini che hanno mostrato i luoghi e le persone legate a quell’esperienza.

La sessione sulla Space Economy ha visto protagonisti gli AD delle maggiori aziende del comparto aerospaziale che hanno illustrato i progetti cui l’Italia partecipa. “La nostra sfida – ha detto Giulio Ranzo, amministratore delegato di Avio – è traghettare il nostro settore verso l’economia moderna, rendere lo spazio sempre più accessibile, con costi competitivi e con tecnologie affidabili”.

Native

Articoli correlati