Ciccozzi sulla pandemia: "Avremo un Natale nettamente migliore dello scorso anno"
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Ciccozzi sulla pandemia: "Avremo un Natale nettamente migliore dello scorso anno"

Il direttore dell`Unità di Statistica medica ed epidemiologia molecolare del Campus Bio-medico di Roma: "No terrore ma allerta e mascherine"

Ciccozzi sulla pandemia: "Avremo un Natale nettamente migliore dello scorso anno"
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13 Dicembre 2021 - 17.15


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Il Natale è alle porte e in Italia si contano al momento soltanto tre Regioni in zona gialla, mentre lo scorso anno ci apprestavamo ad entrare tutti in un’ unica zona rossa. Questa netta differenza è da attribuirsi esclusivamente ai vaccini.

“Mi raccomando quando ci sono aggregazioni, anche allesterno, la mascherina va messa perché è la prima linea di difesa contro ogni variante e poi cè il vaccino. Noi sicuramente avremo un Natale nettamente migliore rispetto a quello dello scorso anno, ce lo dicono i numeri: siamo a nove volte meno delle terapie intensive, tre volte in meno i contagi e questo grazie alla vaccinazione.

Poi il rischio di andare in zona gialla anche nel Lazio io spero che non si concretizzi perché sì è vero stanno aumentando i contagi ma dobbiamo tenere conto delle ospedalizzazioni, se non andiamo in crisi in questo settore non vedo la zona gialla, ma le persone si devono comportare correttamente”.

Così Massimo Ciccozzi, direttore dell`Unità di Statistica medica ed epidemiologia molecolare del Campus Bio-medico di Roma.

“Non dobbiamo terrorizzare le persone ma allertarle sì. Non dobbiamo abbassare la guardia perché davvero stiamo andando verso un adattamento a questo virus e poi potremmo finalmente vivere meglio e toglierci le mascherine, ma fino ad allora dobbiamo tenere ancora alta la guardia”, avverte.

“Non si può quantificare la durata del periodo e degli effetti del post Covid, gli studi sono ancora molto pochi, si sa però qualcosa sulla nebbia cognitiva che può durare 2-3 mesi. Gli studi sono in corso, i dati sono ancora molto pochi e spezzettati, però che il long Covid esiste è un dato di fatto”, conclude.

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